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Comune e Vaticano…restiamo umani

I rom che in questi giorni hanno occupato la Basilica di San da questa sera sono stati trasferiti presso una struttura di accoglienza individuata dalla stessa Caritas e gestita dalla cooperativa sociale Domus. La Caritas ha annunciato anche che nella sistemazione dei rom saranno rispettati i nuclei familiari., cosa che non intendeva fare il Comune di Roma dopo averli sgomberati dal campo di Casalbruciato e che gli stessi rom avevano rifiutato con forza.

Lo stesso Papa Benedetto XVI, attarverso monsignor Filoni che si è recato questo pomeriggio presso la basilica, aveva espresso la sua vicinanza al gruppo di rom che avevano occupato la basilica di San Paolo dopo lo sgombero del loro campo.

I negoziati con il Comune di Roma si sono interrotti e non sono più ripresi. Da sabato mattina, ai nomadi che uscivano dalle stanze dove avevano trascorso la notte non veniva più consentito di fare rientro. Così, le famiglie e i gruppi si sono separati: al di qua e al di là del cancello. Oggi, a metà mattina, la basilica era affollata di fedeli. Molti hanno donato uova e colombe ai bambini ed alle donne che erano sdraiati sul parco adiacente alla chiesa.

Sul prato di fronte alla Basilica è stato affisso anche uno striscione con la scritta “Comune&Vaticano…restiamo umani”. Nei pressi, numerosi attivisti dei movimenti e volontari di diverse associazioni hanno offerto assistenza ai nomadi. La politica dei bulldozer del sindaco Alemanno stavolta è stata sconfitta da creatività, determinazione e protagonismo. La lotta ha reso i rom cittadini di serie A.

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