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Federmeccanica ricatta la Fiom

La Fiom ha vinto in Tribunale, ma il padronato ricatta minacciando di togliere ai lavoratori iscritti alla Fiom gli aumenti salariali previsti dal contratto separato del 2009, sottoscritto soltanto da Fim e Uilm. La Federmeccanica annuncia infatti che starebbe valutando la possibilita’ di chiedere alle aziende contro le quali sono stati presentati i ricorsi di sospendere il pagamento di 68 euro di aumento mensile agli iscritti Fiom.

Immediata la replica del segretario della Fiom, Maurizio Landini. ”Se Federmeccanica bloccasse gli aumenti contrattuali – osserva – violerebbe l’articolo 36 della Costituzione e si aprirebbe un altro inutile contenzioso. E’ la pratica degli accordi separati che con i ricorsi viene messa in discussione. Sarebbe meglio aprire subito il confronto per rifare un contratto unitario, condiviso da tutti i lavoratori e da tutte le organizzazioni sindacali. Noi ci siamo assunti l’impegno a presentare nei prossimi mesi la piattaforma”.

”E’ la conseguenza giusta dei ricorsi presentati dalla Fiom nei confronti delle aziende che hanno applicato il contratto 2009. Se vogliono seguire quella strada devono subirne le conseguenze” ribadisce invece il presidente della Federmeccanica di Torino, Vincenzo Ilotte. La prima causa vinta dalla Fiom contro il contratto separato del 2009 riguarda al momento una piccola azienda di Torino, la Bulloneria Barge di Borgaro, con 86 dipendenti. Il tribunale di Modena ha poi accolto i ricorsi relativi a sette aziende: Emmegi, Maserati, Rossi, Glem Gas, Ferrari, Case New Holland, Titan, tre delle aziende in questione appartengono tra l’altro al gruppo Fiat.

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