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Grecia. Sindacati di nuovo in piazza il 28 maggio e il 4 giugno. E’ rivolta sociale

Il Pame, ha già indetto una manifestazione di protesta per sabato 28 maggio in piazza Omonia e chiede la convocazione del Consiglio Direttivo della Gsee per decidere uno sciopero generale il 2 giugno. I due principali sindacati greci – l’Adedy, che raggruppa i dipendenti del settore pubblico, e la Gsee, che riunisce quelli del settore privato – hanno annunciato una manifestazione di protesta per sabato 4 giugno ad Atene nella centrale piazza Klauthmonos.
Le due unioni sindacali, in un comunicato congiunto, parlano di una «tempesta di misure antipopolari e di una ricetta fallita che porterà l’economia e il paese in un vicolo cieco» e preannunciano uno nuovo sciopero generale ma dopo la manifestazione del 4 giugno. Dure sono anche le reazioni dei dipendenti delle imprese pubbliche che dovranno chiudere. Ieri gli impiegati della Postal Bank hanno occupato gli uffici dell’Amministrazione definendo uno «scandalo» la vendita dell’ente e preannunciando una serie di manifestazioni contro la decisione del governo.
I lavoratori dell’Ote, l’azienda telefonica leader del settore nei Balcani, hanno già proclamato uno sciopero di 48 ore da attuare entro i prossimi 10 giorni, mentre alcuni sindacalisti vicini al Pasok, il partito socialista al governo, hanno detto di non riconoscersi più nel partito di Papandreou. Analoga situazione anche nei porti del Pireo e di Salonicco messi in vendita. I lavoratori parlano di un’azione politica «criminale e senza senso» e preannunciano battaglia.
L’Adedy ha calcolato che il livello di vita dei greci scenderà del 20%, mentre per gli impiegati statali si va creando «una situazione disperata». Sintomatico della difficoltà del momento, come fa notare il giornale To Vima, è anche il fatto che ieri, dopo l’annuncio del pacchetto delle nuove misure, nessun ministro si è fatto vivo in Tv per sostenere le decisioni del governo.
Intanto migliaia di greci, seguendo l’esempio degli spagnoli, tramite Facebook hanno dato la loro adesione alla manifestazione di protesta organizzata nella centralissima piazza ateniese di Syntagma. Analoghe proteste si svolgeranno anche a Salonicco e Patrasso.

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