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La Cgil espelle diciassette iscritti. Avevano contestato la Camusso.

La lesione all’immagine del sindacato sarebbe avvenuta con una serie di contestazioni, fra cui uno striscione, contro la segretaria nazionale Susanna Camusso e il segretario provinciale Paolo Burli nel corso del Festival dell’Economia.
La decisione è stata presa «concordemente» tra segreteria confederale della Cgil nazionale, segreteria della Cgil del Trentino e segreterie nazionali di Filt, Filcams, Fp e Spi, categorie cui appartenevano gli iscritti raggiunti dalle lettere di revoca.
Già il 6 maggio scorso, in occasione dello sciopero generale della Cgil in Trentino, alcuni iscritti alla Cgil avevano lanciato delle uova verso il segretario provinciale durante il suo comizio.
Quindi il 5 giugno, sempre a Trento, all’arrivo al Festival dell’Economia della segretaria Camusso, alcuni militanti della Filt del Trentino avevano esposto fuori dal Castello del Buonconsiglio uno striscione lungo una decina di metri con la frase «Susanna, non ti abbiamo chiesto di fare sesso, ma di rifare il congresso Filt Trentino». I dissidenti respingono le accuse e per bocca di uno dei destinatari del provvedimento di espulsione, Fulvio Flammini della Filt, parlano di «un incredibile pogrom attuato dalla segretaria provinciale e nazionali di categoria» e di «procedure anomale per le revoche all’iscrizione

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