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Spagna. Le autorità catalane introducono misure repressive contro gli Indignados

Il termine kale borroka è una parola basca utilizzata dalle autorità spagnole per perseguire con pene pesantissime chi manifesta in piazza bloccando autobus o le attività. Il sistema poliziesco-giudiziario d’emergenza adottato in questi anni nei Paesi Baschi, viene dunque esteso e socializzato così anche nelle altre comunità dello stato spagnolo. Artur Mas ha chiesto al tribunale un castigo esemplare per i manifestanti che hanno realizzato la kale borroka l’altro ieri a Barcellona blocando le entrate del Parlamento Catalano. Il presidente catalano ha affermato che il suo governo sarà “non belligerante ma contundente e tremendamente esigente contro gli autentici vandali che hanno aggredito i deputati che cercavano di accedere al Parlamento”.

Ieri l’altro infatti, circa cinquanta deputati sono dovuti entrare in Parlamento su sui furgoni blindati mentre altri sono dovuti entrare in elicotteroper evitare l’assedio che gli Indignati avevano realizzato intorno al palazzo della Generalitat. Durante l’assedio si erano poi innescati degli scontri tra I manifestanti e i famigerati Mossos de Esquadra, la polizia antisommossa catalana nota a tutti per la sua brutalità. Si è aperta tra l’altro polemica tra I manifestanti e la Generalitat per le foto (guarda la foto che abbiamo pubblicato) e video che ritraggono agenti di polizia in borghese che si sarebbero infiltrati tra i manifestanti. Il presidente catalano Mas ha negato che ci fossero agenti in borghese ed ha chiesto la rimozione dei video che li ritraggono perchè in questo modo “sarebbero esposti con rischi alla loro sicurezza”. Sulla questione è scoppiata polemica anche nel Parlamento Catalano dove il deputato responsabile della Commissione Giustizia e Pace, Arcadi Olivares, è stato minacciato di denuncia da parte del consigliere agli interni (equivalente ad una sorta di ministro degli interni locale della Catalogna) della Generalitat Felip Puig, perchè aveva denunciato l’azione violenta della polizia.

 

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1 Commento


  • F

    Buongiorno,
    Volevo precisare che le parole ‘kale borroka’ dovrebbero essere eliminate da questo articolo. E’ come quando la Santanchè viene chiamata la “Pasionaria”, che c…o c’entra questa tiparraca con la Doña Dolores Ibárruri?!
    Ugualmente, la ‘kale borroka’ non c’entra niente con le manifestazione degli ‘Indignados’, del Movimiento 15M o DRY, anzi tutto l’opposto. Anzi, queste manifestazioni si sono svolte sempre in maniera pacifica fino ad adesso, nessun tafferuglio per parte dei partecipanti.
    In realtá sarebbe un termine da applicare unicamente al entorno geografico dei Paesi Baschi, Navarra e Paesi Baschi Francesi. E’ euskera e significa ‘lotta in strada’, fa riferimento alla “guerrilla callejera” e agli atti violenti che erano perpetrati per questi gruppi di ragazzi giovani, molto vicini e gestiti dall’organizzazione ETA. A loro veniva applicata una severissima “Legge Antiterrorista”. La ‘kale borroka’ va legata a ETA e qui è fuori contesto. Y punto pelota.
    Per altro, quello che hanno fatto los ‘Mossos d’Esquadra ‘ é una prassi normale, non solo dei Mossos ma della polizia in generale e in tutto il mondo: si vuole incidere sull’opinione pubblica e delegittimare un movimento che fa tremare tanti, nel governo centrale ma anche nei governi delle regioni.
    E’ stato pure ammesso da alcuni rappresentanti del Governo Catalano (davanti a la chiara evidenza dei video girati dai partecipanti) che i tafferugli e lanci di oggetti sono stati iniziati da loro, che poi si sono radunati in un portone e hanno atteso l’arrivo dei suoi colleghi che li hanno scortati fino al furgone.
    http://www.urgente24.com/noticias/val/9992-123/video-muestra-a-policias-infiltrados-generando-disturbios-en-barcelona.html
    http://www.youtube.com/watch?v=NHt7TJjCn4M
    In Spagna si suol dire: “No hay vuelta de hoja”

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