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Roma risponde alla repressione delle lotte sociali

Tre giorni fa il quartiere della Garbatella aveva assistito sgomento alla violenza ingiustificata delle forze dell’ordine intervenute per supportare l’ufficiale giudiziario di turno chiamato ad eseguire uno sfratto ai danni della signora Flavia e delle sue due bambine. Un’operazione di forza che supporta l’assenza di una politica abitativa da parte dell’amministrazione comunale e non fa che aggravare la precarietà di chi abita a Roma. All’arrivo dell’ufficiale giudiziario erano presenti, come di consueto, a supporto questa volta della famiglia sotto sfratto, i militanti della lotta per il diritto all’abitare testimoni, insieme ai residenti dei lotti, di un comportamento aggressivo ed oltre misura della polizia: durante le operazioni di sgombero ed anche successivamente, le forze dell’ordine si sono rese protagoniste di diversi abusi e violenze. Il bilancio è pesante: 5 donne ferite e medicate al pronto soccorso e tre fermati.

La signora Flavia, colpita alla testa, la anziana madre ferita alla gamba, una amica di famiglia che durante il parapiglia generale è stata schiacciata riportando una frattura al piede e la vicina di casa travolta dalla porta del suo alloggio confuso dalle forze di polizia con l’alloggio da sgomberare e perciò abbattuto. La quinta donna ha riportato ecchimosi sul volto e sulle braccia a seguito del fermo avvenuto diverse ore dopo lo sgombero mentre si trovava fuori al commissariato a sostegno delle tre persone fermate.

Nel pomeriggio la denuncia dell’accaduto si era trasferita nella piazza del Campidoglio, per ribadire anche il responsabile di quanto accaduto, ma gli attivisti erano di nuovo allontanati dalle forze di polizia che hanno blindato la zona. “Quello che è successo martedì a Garbatella purtroppo è un segnale inquietante, un segnale che rispecchia un clima generale in città, a Roma. Le forze politiche che governano mostrano i muscoli e reprimono, tentando di difendersi da un vento nuovo che soffia tra la gente che chiede democrazia e libertà” scrive oggi Giovanna Cavallo nell’editoriale di Liberazione.

La manifestazione partirà alle 18.00 da piazza Bartolomeo Romano – il cuore di Garbatella – e si concluderà al deposito dell’Atac di via Alessandro Severo occupato cinque giorni e tuttora presidiato dai movimenti sociali della rete Roma Bene Comune che rivendicano il diritto all’abitare e si oppongono alle dismissioni e alla privatizzazione dell’Atac.

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