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Napoli. I precari Bros denunciano repressione e balletti istituzionali

Da un mese avevamo chiesto un incontro al sindaco De Magistris che si confronta con tutti, movimenti, associazioni e cittadini tranne che con noi. Così giovedi dopo l’ennesimo “no” abbiamo deciso per la protesta dura ma pacifica. Ed invece ci siamo ritrovati ad essere caricati all’improvviso dalle forze dell’ordine. Non credevamo che fosse questa la linea del “Sindaco del popolo”. E’ quanto denunciano i disoccupati del progetto Bros nela conferenza stampa-assemblea tenuta ieri davanti alla sede del Consiglio Comunale che avevano occupato giovedi. “Noi volevamo solo riaprire un tavolo istituzionale per iniziare una discussione seria. Non c’è nessuna ombra oscura dietro i Bros – affermano i disoccupati organizzati contro chi ipotizza legami tra Bros e criminalità – Siamo solo 4 mila persone che da anni attendono di vedere valorizzati i percorsi di formazione». «Chi ci dice che tentiamo di estorcere qualcosa dovrebbe vergognarsi: come estorsori non siamo bravi se si considera che sono 10 anni che non riusciamo ad estorcere nulla. Al contrario siamo bravissimi a farci prendere in giro dal politico di turno. Il Sindaco in campagna elettorale si è impegnato promettendo la possibilità di impiegarci, ma sino ad oggi nulla». Poi la denuncia: «Le notizie che ci giungono in queste ore sono preoccupanti. Vediamo società partecipate che iniziano ad assumere con contratti stagionali nuove risorse. La paura è che le stabilizzino anche dopo e a farne le spese saremo noi al solito. Come già è accaduto per altre iniziative dove, a rigor di logica, avrebbero dovuto scegliere noi, formati ad hoc come guardie ambientali, bonifiche e raccolta differenziata. Un esempio su tutti: il milione e duecentomila euro affidati al WWF per i kit della differenziata: kit che tra le altre cose non abbiamo mai visto».

 

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