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Vogliamo parlare di sciopero generale?

Alle organizzazioni del sindacalismo conflittuale


Oggetto: proposta di incontro

Cari compagn*

Riteniamo che la situazione sociale sia molto grave. La risposta alla crisi economica predisposta dal governo, e sostanzialmente condivisa dall’opposizione parlamentare che ne ha consentito il varo e non la contrasta, è di attacco frontale al nostro blocco sociale per salvaguardare gli interessi delle banche, della speculazione finanziaria, dell’Europa dei poteri/paesi forti.

La risposta sociale e sindacale è stata finora piuttosto debole e sicuramente insufficiente da parte di tutti noi. Le poche iniziative che ci sono state di contrasto alla manovra hanno visto una partecipazione assai scarsa e sicuramente non di massa e non adeguata alla portata dell’attacco.

E’ probabile che abbia influito il periodo estivo ma è più verosimile che stia insorgendo nel paese una sorta di rassegnazione/condivisione delle scelte attuate dal nostro governo in quanto ritenute indispensabili e non si intravvede né un programma alternativo di misure attraverso cui affrontare la crisi, né una forte aggregazione di massa capace di sostenerle tra la gente. La coesione sociale è un concetto che sta facendo breccia e che ha già prodotto l’obbrobrio delle “parti sociali” a cui partecipano banchieri, padroni, mondo cooperativo ( leggi templari della precarietà) e sindacati concertativi/complici.

Riteniamo indispensabile costruire al più presto una mobilitazione di massa capace di reagire immediatamente ma anche di reggere nel tempo, portando la risposta al livello più adeguato possibile e coinvolgendo larghe masse di lavoratori e di cittadini aggrediti dalla manovra e dalle scelte dell’Europa.

Ci sembra vadano rapidamente messe nel cassetto tutte quelle differenze e distanze che nell’ultimo periodo ci hanno fatto marciare divisi e ci hanno impedito di raggiungere la massa critica necessaria a fare delle nostre scadenze – tutte, nessun esclusa – mobilitazioni capaci di incidere davvero.

Non c’è una categoria più avanti, nè ci sono settori da difendere più di altri, c’è da attrezzarsi per una lotta di lunga durata di fronte alla peggiore crisi che abbiamo conosciuto e che vogliono farci pagare.

Noi riteniamo indispensabile decidere con ogni urgenza il da farsi, costruire scadenze generali e locali, territoriali e categoriali capaci di far ripartire un ciclo di lotte adeguato alla pesantezza dell’avversario a cominciare dalla proclamazione unitaria di uno sciopero generale e generalizzato.

Vi proponiamo quindi di incontrarci al più presto, sicuramente entro agosto, per valutare assieme se esistano le condizioni per far ripartire un lavoro comune di contrasto alla crisi e alla manovra del governo.

Cordiali saluti

Confederazione  USB

Roma, 9 agosto 2011

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