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Roma. Alemanno vuole blindare le possibili banlieue

E’ una delle novità più importanti previste dal terzo patto per Roma sicura che, dopo le polemiche di questi ultimi giorni, verrà discusso in un consiglio comunale straordinario prima ancora della firma. Alla versione definitiva del documento mancano, ormai, solo alcuni dettagli. Le linee d’azione erano state anticipate, almeno in parte, dopo gli incontri tra il sindaco Gianni Alemanno, il sottosegretario Alfredo Mantovano e, in seguito, il ministro Roberto Maroni. Ma il decentramento radicale delle forze dell’ordine è qualcosa di cui, almeno finora, non si è mai parlato apertamente. Commissariati e compagnie dei carabinieri saranno al centro di una ristrutturazione radicale: almeno dieci i presidi da spostare. Cinque locali, tutti in affitto, sono già stati individuati e nei prossimi mesi inizieranno le operazioni di trasloco. Il prefetto Giuseppe Pecoraro ha incontrato più volte il questore Francesco Tagliente e il comandante provinciale dell’Arma, colonnello Maurizio Detalmo Mezzavilla per elaborare un piano congiunto di ridistribuzione delle forze: l’elenco dei commissariati e delle caserme da trasferire è ancora top secret ma si trovano tutti tra il centro e storico i quartieri limitrofi. Altri capitoli del patto che verrà firmato a ottobre dal sindaco e dal ministro dell’interno sono già stati anticipati almeno in parte. L’analisi approfondita dei reati, strada per strada e ora per ora, è una delle strategie su cui la prefettura punta in modo particolare, per distribuire al meglio le forze sul territorio. Da Palazzo Valentini è partita una richiesta di dati dettagliati per elaborare una mappa della criminalità a Roma. Un tipo di intervento più razionale e va solo migliorato, visto che questura e carabinieri ci stanno già lavorando da tempo. I servizi antirapina e antifurto, vengono modulati a seconda delle statistiche: se dalle 17 alle 19, ad esempio, le farmacie sono particolarmente a rischio in una certa zona, volanti e gazzelle si concentrano in una serie di servizi “mirati” per poi passare immediatamente ad altro dopo l’orario di chiusura degli esercizi. E in effetti i risultati stanno già arrivando visto che il numero dei reati, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, è in calo generale mentre gli arresti sono notevolmente aumentati. Terza novità in arrivo è la creazione di una “squadra speciale” che si occuperà esclusivamente di gang giovanili di zona. Una sorta di Digos ad alta specializzazione di cui, in questo periodo di sparatorie a ripetizione, si sente particolarmente la mancanza.

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