Menu

Grecia. Sciopero generale. Scontri ad Atene e Salonicco

Ultim’ora. Un primo bilancio dei durissimi scontri ad Atene è stato reso dalla polizia greca :15 sono i feriti tra i poliziotti e 10 tra i manifestanti. I fermi effettuati sinora sono 15 e gli arresti 10.

Un gruppo di giovani che stavano prendendo parte agli scontri con le forze dell’ordine nel centro di Atene hanno aggredito un poliziotto, lo hanno pesantemente malmenato e lo hanno derubato della pistola d’ordinanza. Lo ha riferito La tv privata Sky precisando che l’agente era da poco uscito dall’edificio che ospita il Consiglio dei ministri dopo avervi svolto il suo turno di guardia e stava tornando a casa.

Scene di guerriglia urbana nel centro di Atene, dove continuano gli scontri fra polizia e manifestanti fuori dal Parlamento. Gruppi di dimostranti hanno dato fuoco a un posto di guardia del palazzo presidenziale e staccato pezzi di marmo da edifici dell’area con martelli. La folla ha rotto finestre e insegne di banche vicine.

Oltre alla centralissima piazza Syntagma, dove da alcune ore sono radunati decine di migliaia di manifestanti e sono in corso scontri tra giovani e le forze dell’ordine, anche le strade di accesso alla piazza sono ridotte a un campo di battaglia, con cassonetti delle immondizie dati alla fiamme, vetrine di negozi infrante e segnali stradali divelti. Il tutto avvolto da una fitta nube di acre gas lacrimogeno.

guarda il video degli scontri: http://www.youtube.com/watch?v=eF0rgOEKX4s

Tensione e alcuni scontri sono in corso nella centralissima piazza Syntagma di Atene, dove sono confluiti ben quattro cortei di manifestanti contro i tagli previsti dalle nuove misure di austerità che saranno messe al voto parlamentare fra oggi e domani. Ed è proprio di fronte al grande edificio del parlamento greco, centinaia di giovani hanno cominciato a lanciare molotov e pietre contro un cordone di poliziotti che ha lo scopo di impedire ai manifestanti l’accesso al palazzo. La polizia in assetto anti-sommossa, ha risposto sparando gas lacrimogeni sulla folla che – stando alle stime di polizia – avrebbe raggiunto la cifra record di 70mila presenze ma che secondo anche il nostro corrispondente ad Atene è assai più numerosa.

guarda il video della grande manifestazione di Atene

http://www.youtube.com/watch?v=WIZcdcfIpy0&feature=player_embedded#!

La mattinata era invece iniziata così.

Da Atene Errikos Finalis ci informa infatti che nella capitale greca è in corso una manifestazione di protesta oceanica, a suo avviso,la più grande degli ultimi dieci anni. La città è avvolta da un clima spettrale. Tutti i negozi sono chiusi, tutti i mezzi pubblici fermi. La gente riempie tutte le strade intorno a piazza Pedion tou Aeros, mentre il Pame ha già sciolto la sua manifestazione in piazza Omonia. Manifestazioni enormi sono però in corso anche a Salonicco, Patrasso e Creta. Si segnalano per ora solo piccoli tafferugli ad Atene

Lo sciopero generale – il secondo di 48 ore dopo quello messo in atto lo scorso 5 ottobre – è stato indetto dai due maggiori sindacati del Paese, l’Adedy e la Gsee (che rappresentano rispettivamente i dipendenti statali e quelli del settore privato) contro l’ultima manovra aggiuntiva varata dal governo per incassare gli otto miliardi di euro della sesta tranche di finanziamenti della Ue e del Fmi. Manovra che il Parlamento voterà giovedì. Gli aderenti alla Gsee e all’Adedy si sono dati appuntamento alle 11.00 in Piazza di Pedion tou Areos e per giovedì alla stessa ora in Piazza Sintagma. Gli aderenti al Pame, il sindacato vicino al Partito Comunista di Grecia, si raduneranno invece in piazza Omonia

Lo sciopero ha chiuso ministeri, aziende, servizi pubblici e anche negozi, e i manifestanti si ritroveranno dalle 10 ora italiana davanti al Parlamento, già teatro di duri scontri a giugno. Circa 400 portuali si sono riuniti all’ingresso del Pireo, il più importante porto greco, e un migliaio di guardie carcerarie si sono radunate invece davanti al ministero della Giustizia. I controllori del traffico aereo hanno deciso di alleggerire lo sciopero per non creare troppi disagi ai passeggeri, e la loro astensione dal lavoro durerà solo 12 ore. La loro protesta dovrebbe terminare alle 11 ora italiana. Ma da mezzanotte alle 12 di oggi sono stati cancellati 150 voli, e altri 16 sono stati riprogrammati, ha detto a Reuters una portavoce dell’aeroporto di Atene. Serrande abbassate per gli uffici, i negozi di alimentari e i distributori di benzina. Questa volta, a dire “no” alle misure lacrime e sangue del governo guidato da George Papandreou, ai diktat dell’Unione europea e del Fmi ci saranno anche i giornalisti. Oggi e giovedì le edicole saranno deserte, i telegiornali sospesi, i siti oscurati e le radio ferme per protestare contro i tagli del personale annunciati in moltissime redazioni.

Ieri sera il primo ministro George Papandreou ha lanciato un ultimo appello in favore dell’austerity, paragonando la situazione che affronta la Grecia a una guerra e dicendo ai deputati del Pasok, il partito socialista al governo, che è loro dovere sostenere le nuove e rigide misure. Papandreou può contare su una maggioranza di soli quattro seggi, ma potrebbe riuscire a superare il test parlamentare grazie all’appoggio di qualche piccolo gruppo d’opposizione. Ma la disciplina di partito nel partito di governo è a rischio e già lunedì scorso un deputato del Pasok si è dimesso per protesta e almeno altri due hanno minacciato di votare contro una parte del pacchetto.

atene2

Un primo voto sul complesso delle misure si terrà questa sera, mentre domani si voterà sulle singole parti del provvedimento. Il pacchetto prevede forti tagli ai salari e alle pensioni dei dipendenti pubblici, aumenti delle tasse, una sospensione degli accordi salariali di settore e la eliminazione di un vincolo costituzionale, quello del licenziamento dei dipendenti della pubblica amministrazione.

 

*****

Il bilancio di giornata, preoccupato, de Il Sole 24 Ore

La Grecia sciopera contro l’austerity. 45 feriti negli scontri ad Atene. Primo sì del Parlamento ai tagli

di Stefano Natoli

 

Il parlamento greco ha adottato in prima lettura il progetto di legge sulle nuove e pesanti misure di austerità, duramente contestato dalla popolazione. Il primo voto, “di principio”, è passato con 154 sì dei deputati del Pasok, partito socialista del premier George Papandreou, su 295 deputati presenti. Domani sera è in programma il voto definitivo sui
singoli articoli e sull’insieme del progetto.

Il progetto di legge, dettato dai creditori del paese, Ue e Fondo monetario internazionale (Fmi), prevede una riduzione del numero degli impiegati pubblici e un taglio al loro stipendio, aumenti delle imposte e il congelamento di convenzioni collettive. Ciò comporterà un abbassamento generalizzato dei salari anche nel settore privato.

Sul fronte della cronaca, è piuttosto pesante il bilancio della protesta ad Atene di diverse categorie di lavoratori greci contro le misure di austerity decise dal governo. Nel primo dei due giorni di sciopero generale, 45 persone sono rimaste ferite, tra cui 25 poliziotti e 20 manifestanti. Gli scontri, che sono durati più di 4 ore, sono scoppiati nella centralissima piazza Syntagma: la polizia ha usato i gas lacrimogeni, mentre i manifestanti lanciavano bombe molotov, incendiavano cassonetti dell’immondizia e vandalizzavano negozi.

Il blocco delle attività è stato pressoché totale e ha coinvolto i trasporti pubblici – dalle ferrovie, alla metro ai collegamenti marittimi -ma anche taxi e servizi aeroportuali, ma anche banche, benzinai, magistrati, professori, medici, farmacisti, dentisti e panetterie.

Lo sciopero di oggi – il secondo di 48 ore dopo quello messo in atto lo scorso 5 ottobre – è stato indetto dai due maggiori sindacati del Paese, l’Adedy e la Gsee (che rappresentano rispettivamente i dipendenti statali e quelli del settore privato) contro l’ultima manovra aggiuntiva varata dal governo per incassare gli otto miliardi di euro della sesta tranche di aiuti dalla comunità internazionale. Manovra che il Parlamento voterà giovedì.

«La Grecia è tenuta in ostaggio da scioperi e proteste che non aiutano il Paese», ha dichiarato ieri il premier George Papandreou in un intervento rivolto ai deputati del Pasok. Nel corso dell’intervento Papandreou ha assicurato che «il governo sta lottando per salvare il Paese dal default» sottolineando come ci sia «ancora molto lavoro da fare». Lunedì scorso lo stesso premier aveva invitato i 154 parlamentari del Pasok a votare uniti il pacchetto di riforme strutturali che domani dovrebbero dare il via libera alla sesta tranche di aiuti da 8 miliardi di euro.

Nel frattempo, Francia e Germania avrebbero trovato un’intesa per portare a duemila miliardi di euro la capacità effettiva dell’Efsf, il fondo salva-stati europeo (attualmente a 440 miliardi).

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

1 Commento


  • Alessio

    Gli scontri ad Atene non sono avvenuti oggi 19 ottobre 2011 ma il 15 ottobre 2011. Ma i Media alterano le notizie come oggi nel tg2. Per quanto riguarda Salonicco oggi c’era una mediazione politica tra vari parlamentari e non una rivolta. LA RIVOLTA E’ AVVENUTA AD ATENE il 15 ottobre 2011. Causa del mal governo. Gli scioperi son ben diversi dalle rivolte.
    Andare su Papandreou Vs Samaras 15-6-2011 youtube. Le riprese ANT1 il canale televisivo tra i più visti in Grecia fa notare le rivolte del POPOLO GRECO.
    CIAO ASINONE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *