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Grecia. L’appello del Pame sullo sciopero generale in corso

Lavoratrici e lavoratori, giovani donne e uomini,

– Cancelliamo subito il nuovo crimine ai danni dei lavoratori;

– Rovesciamo il voto di questa legge capestro;

– Contrastiamo la situazione ancora peggiore che si prepara per noi nel 2012, 2013, 2014.

Tutti insieme nello sciopero di 48 ore il 19 e 20 ottobre. Nessuno vada al lavoro!

Non più sacrifici per salvare il capitale e la UE.

Scendiamo uniti in strada al seguito del PAME, per contrattaccare, con la forza e lo spirito necessari, la tempesta contro il lavoro.

Il governo del PASOK (socialdemocratici) e i loro partner dell’UE in conformità con le richieste di industriali, armatori, banchieri, grandi commercianti, proprietari di grandi alberghi, perpetrano un nuovo crimine ancora più brutale e inumano.

Con questo disegno di legge omnibus che viene portato in Parlamento per il voto, il governo seppellisce i diritti fondamentali del popolo greco.

Il governo tenta di abolire gli accordi collettivi di lavoro e tutto ciò che è rimasto delle relazioni sindacali e dei diritti di sicurezza sociale, pensione, assistenza, indennità di disoccupazione ecc.. Condannano i nostri figli alla disoccupazione, alla povertà, vogliono privarli dell’istruzione. Svendono la proprietà pubblica.

Il governo del PASOK (socialdemocratici) insieme ai partiti ND (conservatori), LAOS (nazionalisti), Coalizione Democratica (liberali) vogliono imporre i salari della Bulgaria, licenziamenti di massa, nuove pesanti tasse, lavoro senza diritti, precarietà senza tutele. Ci vogliono schiavi al servizio dei monopoli.

Lavoratrici e lavoratori, giovani donne e uomini,

il PAME chiama tutti voi mercoledì 19 Ottobre alle 11:00 in piazza Omonia e alla manifestazione davanti al Parlamento che continueremo giovedì 20 Ottobre con l’accerchiamento del Parlamento da tutti i lati. Abbiamo la forza per fermare il massacro dei diritti dei lavoratori per i profitti della plutocrazia.

Tutti insieme nella lotta da ogni fabbrica, azienda, ufficio, scuola, negozio.

Confluiamo in piazza Sintagma ad Atene e blocchiamo tutte le strade intorno al Parlamento in modo organizzato e coordinato. Il popolo deve prendere la vita nelle proprie mani, deve sollevarsi.

Lottiamo ora per rovesciare il piano del governo contro il lavoro. Via il governo della plutocrazia. Lottiamo ora per la liberazione dalla famelica alleanza della UE. Lottiamo per cambiare i rapporti di forza: il popolo deve innalzare il proprio potere.

da www.resistenze.org

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