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L’Italia dei bassi salari

I salari italiani secondo i dati Ocse risultano tra i più bassi dell’area Ocse con il nostro Paese che si posiziona al 22esimo posto su 34 Paesi considerati nel 2010. Nel 2010 lo stipendio netto medio annuo di un single senza figli a carico è di 25.155 dollari (oltre 19 mila euro annui), una cifra inferiore sia alla media Ocse (26.436 dollari) sia a quella Ue a 15 (30.089 dollari). E se si guarda solo ai Paesi del G7 l’Italia si classifica per ultima. La graduatoria per salario lordo vede, invece, l’Italia recuperare qualche posizione (19/o posto), una spia del peso delle imposte sulle retribuzioni. Ecco una tabella che riporta la classifica dei Paesi Ocse per salario annuo netto medio in dollari.
Intanto, anche se c’è un trend di riduzione della cassa integrazione resta assai elevato l’ammontare complessivo di ore, che sfiora il miliardo, “e non può considerarsi in alcun modo definitivo, se si tiene presente che stiamo entrando in recessione economica e sono sempre più numerose le vertenze aziendali aperte presso il Ministero dello sviluppo economico, e ciò potrebbe tradursi n nuove richieste di cassa integrazione nei prossimi mesi”. Il segretario generale aggiunto della Cisl, Giorgio Santini, commentando i dati contenuti nell’osservatorio Cisl che analizza i dati di fine anno sulla cassa integrazione e sull’occupazione non ha dubbi sul pleggioramento della situazione. Secondo la Cisl, le ore autorizzate nel mese di dicembre 2011, si rileva nell’osservatorio, sono state 60,8 milioni, il 24,3% in meno rispetto a novembre, con una riduzione contenuta delle ore di cigo (-5,7%), ma un calo significativo delle ore di cigs (-36%), e di cassa in deroga (-22,7%). In termini tendenziali la riduzione è più significativa: le ore autorizzate tra dicembre 2010, quando erano state 86,5 mln di ore, e dicembre 2011, si riducono del 29,7%. Il calo maggiore lo fa registrare la cigs che quasi si dimezza (-45,5%). Più contenuta la diminuzione della cassa in deroga (-21%), e della cigo (-6,7%). Analizzando gli andamenti nell’ultimo anno si osserva che, sia per la cigs che per la cigd si è avuto un innalzamento nella parte centrale dell’anno e poi una riduzione, mentre la cigo rimane attestata da oltre un anno, con piccole oscillazioni, intorno ai 20 mln di ore. In definitiva nel 2011 sono state autorizzate complessivamente 953 mln di ore di cassa integrazione, il 20,8% in meno rispetto al 2010, quando le ore autorizzate superarono abbondantemente il miliardo. Tra gennaio e ottobre 2011 il tiraggio, vale a dire le ore effettivamente utilizzate, è stato del 47,77%, corrispondente a 388 mln di ore.

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