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Lavoro: “Non possiamo più continuare così”

Non possiamo più continuare così”, è quanto scrive l’appello con il quale è stata lanciata l’assemblea nazionale dei delegati e Rsu di molte fabbriche e aziende pubbliche e private per sabato prossimo a Roma. Appuntamento alle 9.30 al teatro Ambra Jovinelli.

L’appello pubblicato sul sito http://www.assemblea26maggio.org/appello.html, ha raccolto – e continua in questi giorni a raccogliere – centinaia di firme. “Negli ultimi mesi e ancora oggi assistiamo a una devastazione sociale senza precedenti Con la copertura dello spread e con il sostegno delle banche e della Confindustria, il governo ha divorato anni e anni di conquiste e diritti” – sottolinea il documento sottoscritto ormai da centinaia di delegati e Rsu – “Vogliamo discutere su come difendere ed estendere l’articolo 18 e su come accompagnare questa lotta con la richiesta di un reddito generalizzato che tuteli dalla disoccupazione e dalla precarizzazione, contro la mancanza di lavoro. Vogliamo mettere in campo una risposta alla devastazione sociale sui diritti, anche più elementari, sulla casa, sulla sanità, sui servizi, sui beni comuni, sull’occupazione, sulle politiche dei migranti e sulle pensioni”

 L’Unione Sindacale di Base sostiene e partecipa all’assemblea nazionale lanciata da lavoratori e lavoratrici, eletti RSU, delegati di diverse organizzazioni sindacali – confederali e di base – che si terrà a Roma il prossimo 26 maggio presso il Teatro Ambra Jovinelli. USB, impegnata nella costante opposizione alle politiche che, in Italia ed in Europa, stanno togliendo voce e diritti al mondo del lavoro, appoggia incondizionatamente l’assemblea aperta del 26 maggio ed ha già mobilitato le sue strutture territoriali affinché questa iniziativa possa “rimettere in movimento” le istanze e le esperienze condivise da tanti lavoratori e lavoratrici. Giorgio Cremaschi è intervenuto oggi pubblicamente a sostegno dell’appuntamento del 26 maggio. Il coordinatore nazionale della Usb Fabrizio Tomaselli ricorda come “Ora il DdL approda nell’aula di Palazzo Madama, sostenuto da quasi tutti i partiti presenti in Parlamento, dalla BCE di Draghi, dall’FMI, dal Presidente Napolitano ed anche da Cgil, Cisl, Uil e Ugl”.

Il Coordinamento Precari Scuola di Roma aderisce all’appello per una assemblea autoconvocata del 26 maggio e invita tutte le lavoratrici e i lavoratori che saranno a Roma in quella data a partecipare alla manifestazione nazionale in difesa della scuola statale, che partirà alle ore 15 di sabato 26 maggio da piazza della Repubblica. “L’attacco al lavoro portato dal governo Monti, che noi subiamo in quanto lavoratori precari, fa il paio con la continuazione delle politiche di dismissione della scuola pubblica stata, attraverso ulteriori tagli all’istruzione, già massacrata dal governo Berlusconi. Il lavoro e l’istruzione sono diritti fondamentali, sui quali non si può retrocedere per compiacere i diktat della BCE” scrive il Coordinamento dei Precari della Scuola “E’ necessario che i lavoratori e i cittadini si uniscano in difesa dei propri diritti e scendano in piazza per manifestare la propria contrarietà a queste politiche.Per questo sabato 26 saremo all’assemblea autoconvocata nella mattina e nel pomeriggio nelle strade di Roma insieme a studenti, docenti e cittadini in difesa della scuola pubblica”.  Anche il Comitato nazionale No Debito ha deciso di sostenere e partecipare all’assemblea dei delegati e Rsu dei posti di lavoro prevista per sabato prossimo a Roma.

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