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Roma. Il “sindacato metropolitano” ci prova

La Giunta Alemanno ha aumentato il biglietto dei trasporti rubani (da 1 a 1,50euro) e gli abbonamenti.  La cancellazione degli abbonamenti mensili, comprese le riduzioni per studenti, pensionati e per le categorie di persone con difficoltà, sono gli ennesimi passi verso una ulteriore riduzione del diritto alla mobilità e all’accessibilità alla città da parte di tutti gli abitanti e i pendolari. A Roma il traffico e lo smog attanagliano da anni la vita dei cittadini che impiegano ore per raggiungere il posto di lavoro o semplicemente per muoversi nella città, che pagano per un servizio pubblico scadente con lunghe attese alle fermate, con mezzi strapieni, con poche corsie preferenziali, con una rete su ferro parziale e marginale che copre solo 1/5 del territorio. I mezzi sono vecchi e pericolosi, la sterminata periferia romana è sempre di più marginalizzata e isolata. Davanti a questo disastro Alemanno invece di preoccuparsi del rilancio, della difesa, del miglioramento del Trasporto Pubblico, di diminuire l’inquinamento e salvaguardare la  vita e la salute di cittadini e lavoratori,  tutela i privilegi  di 70 manager  incompetenti, con stipendi d’oro per oltre 100mila euro l’anno  e la marea di assunzioni clientelari con stipendi da quadri, lasciando gli autisti in un precario sottorganico. Parentopoli e l’incapacità di governo della mobilità hanno portato l’ ATAC ad accumulare un debito pari a circa 400 milioni di euro. Oggi il Sindaco vuole riversare i costi del suo malgoverno sui cittadini e sulle fasce popolari aumentando indiscriminatamente il costo biglietto e peggiorando le condizioni di lavoro portando altri tagli al personale, alle linee e privatizzando l’Azienda. Venerdi scorso ci è svolta una prima manifestazione popolare di protesta sotto la direzione dell’Atac in via Prenestina mentre nella città si diffondono iniziative di inceppamento delle biglietterie e dei tornelli.
”Con ogni mezzo a nostra disposizione diciamo e pratichiamo “Noi l’aumento non lo paghiamo!” affermano in una nota una serie di realtà sociali e sindacali che hanno convocato per mercoledì prossimo una assemblea metropolitana in occasione dell’anniversario del primo, clamoroso sciopero metropolitano il 30 maggio dello scorso anno, che portò in piazza a Roma migliaia di lavoratori, utenti, occupanti di case, attivisti sociali.

L’assemblea si pone l’obiettivo di aprire una vertenza conflittuale per un trasporto pubblico efficiente e garantito a tutti/e, che tuteli e incentivi l’uso di mezzi pubblici,  mantenga le agevolazioni per studenti e pensionati e per le fasce deboli, che tuteli la sicurezza e  i diritti dei lavoratori. Ad un anno dal primo importante sciopero metropolitano invitiamo tutti/e all’assemblea pubblica di Mercoledi 30 Maggio 2012 ore 17,00 presso i locali di Via G. Galilei,53 (Fermata M Manzoni)” è l’invito avanzato da Consiglio Metropolitano, Blocchi Precari Metropolitani, Unione Sindacale di Base ATAC-COTRAL, Coordinamento Associazioni del Lazio per la Mobilità Alternativa (C.A.L.M.A.), Associazione Diritti Pedoni-ADP, Comitato No Corridoio RM-LT, USICons, Comitato di Quartiere Torbellamonaca.

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