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No Imu, No Debito. Parte la protesta

Tra pochi giorni si consumerà un’altra “provata” del governo contro i redditi di lavoratori e pensionati. Introducendo l’Imu, il governo Monti mira a trasferire nei prossimi tre anni di 33 miliardi di euro verso il sistema finanziario tramite il ricatto della insostenibilità del debito “pubblico”. Secondo il Comitato No Debito, questo ulteriore balzello è particolarmente odioso ed inaccettabile, perchè:

  • E’ una legge anticostituzionale in quanto non rispetta il principio della proporzionalità del fisco in base ai redditi.
  • In Italia si evadono ogni anno 130 miliardi di tasse senza che i governi abbiamo mai fatto nulla di serio contro questo furto alle casse dello Stato.
  • L’IMU si aggiunge agli aumenti dell’IVA già fatti e che verranno riproposti con una percentuale del 2% nel prossimo Settembre ed agli aumenti generalizzati di tariffe e bollette in atto in tutto il paese.
  • L’IMU non reintroduce l’ICI in quanto i soldi prelevati non torneranno ai comuni per i servizi sociali ma verranno versati direttamente nelle tasche della finanza internazionale.
  • Avvantaggerà gli speculatori che manterranno gli alloggi sfitti peggiorando ulteriormente la condizione abitativa nel nostro paese.
  • Si continua il vergognoso trasferimento di ricchezza verso le grandi proprietà perché tutti i governi si sono rifiutano di fare una vera patrimoniale che contenga il debito e faccia un atto di giustizia nei confronti di chi ha sempre pagato le tasse.

In questi anni la crisi è stata cinicamente usata per trasferire ricchezza dai lavoratori e dai settori più deboli della società, tramite le politiche di austerità dettate dalla Banca Centrale Europea, alle banche per sostenere i loro deficit, agli speculatori con il terrorismo praticato con gli Spread e la crisi dell’euro, alle grandi imprese con le privatizzazioni dei beni pubblici e comuni. Dopo 4 anni di crisi economica le famiglie dei lavoratori sono sempre più povere e devono affrontare un costo della vita in continuo aumento con entrate che diminuiscono di giorno in giorno per effetto dei licenziamenti, della cassa integrazione, della precarietà, della disoccupazione crescente

Per lunedì 18 Giugno, ultimo giorno di scadenza per il pagamento della “odiosa tassa” il Comitato No Debito inviata a promuovere in tutte le città la prima giornata di mobilitazione nazionale contro l’Imu. Per organizzare il movimento popolare contro la tassa sulla prima casa per i lavoratori, i pensionati, i disoccupati, i precari e tutti coloro che non sono nelle condizioni di pagare. Diverse manifestazioni si terranno davanti alle Prefetture.

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