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Taranto. Dure contestazioni al comizio di Cgil Cisl Uil

La manifestazione convocata questa mattina da Cgil Cisl Uil sulla vicenda dell’Ilva è stata conclusa in seguito alla contestazione degli attivisti e dei lavoratori dei sindacati di base e dei centri sociali. La polizia e i carabinieri in tenuta antisommossa hanno impedito che i contestatori raggiungessero il palco in piazza Vittoria. L’interruzione è avvenuta durante l’intervento del segretario Fiom Landini. I contestatori, giunti nel cuore della piazza a bordo di un furgoncino da cui diffondevano fumogeni colorati. I giornalisti riferiscono che I leader sindacali nazionali hanno lasciato piazza della Vittoria scortati dalla polizia.

I sindacati di base e molte altre realtà sociali sostengono la necessità della chiusura immediata dell’Ilva per interrompere la diffusione di sostanze inquinanti e contestano la posizione dei sindacati che continuano a esprimere posizioni tese a salvare capra e cavoli. “Non accetteremo per nessuna ragione la chiusura dell’Ilva. Molto spesso parlano persone che non conoscono quello che dicono” ha detto ad esempio il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, intervenendo dal palco. “Abbiamo deciso di scioperare e manifestare nella città e di discutere con la città proprio perché vogliamo unire il diritto al lavoro col diritto alla salute e allo sviluppo del territorio” ha dichiarato invece il segretario nazionale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini.

Questa mattina due cortei hanno sfilato per le strade di Taranto. Uno quello dei sindacati ufficiali, l’altro dei sindacati di base e dei movimenti sociali era partito dal piazzale antistante l’Arsenale militare di Taranto. In testa campeggia un grande manifesto con la scritta: “Difendere il lavoro per tutelare salute, sicurezza e ambiente”. Al corteo partecipano molte donne dei quartieri popolari da anni in lotta contro l’inquinamento dei veleni da parte dell’Ilva.

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1 Commento


  • alfredo

    Dalla miseria economica alla mortre per tumore.
    Dal nord al sud sono in peggioramento le condizioni economiche sanitarie di milioni di esseri umani. E la triplice sindacale dal nord al sud si schiera a difesa del profitto padronale. Bene fanno tutti coloro che scendono in piazza a contestare questo modo schifoso di schierarsi con i padroni.

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