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Equitalia colpisce ancora. Doppio suicidio ad Ancarano

La precaria situazione economica ed il pignoramento della casa la probabile causa del tragico gesto che ha portato la coppia ad impiccarsi nel garage di casa. Equitalia precisa la propria posizione in merito alla vicenda.

ANCARANO – Ci sarebbe senso di abbandono e disperazione dietro il suicidio di una coppia di anziani di Ancarano (Teramo) che ieri sera hanno deciso di morire insieme, legando una corda alla trave del garage per poi lasciarsi andare abbracciati. I corpi penzoloni sono stato trovati da uno dei figli che vive sopra la casa dei genitori, nel piccolo centro teramano.

N.D.E. di 79 anni e G.D.D. di 75 anni erano i genitori dell’artigiano la cui abitazione finì all’asta per i debiti dopo che banche ed Equitalia avevano calato la mannaia per recuperare dei crediti.

L’artigiano era finito nei guai per aver tentato di convincere l’acquirente del suo appartamento, un vicino di casa, a rivendergliela ma venne arrestato per estorsione e messo ai domiciliari nella stessa casa finita all’asta e ora nuovamente trasferito in un altro alloggio.

Ad Ancarano i vicini raccontano che la famiglia era afflitta per una serie di vicissitudini negative, anche di natura economica, che avevano coinvolto emotivamente un po’ tutti e che avevano aggravato anche le condizioni psicologiche della donna.

Ancarano offre diverse risposte al gesto estremo compiuto dall’anziana coppia ma per gli inquirenti il caso è chiuso.

Il piccolo centro della Val Vibrata è arrabbiato e solidarizza con l’artigiano sul quale si è abbattuta prima una tempesta economico-giudiziaria poi il dramma familiare.

È la storia di cittadini lasciati soli, schiacciati dal peso di una sistema economico che evidentemente non ha lasciato più chance

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1 Commento


  • Tea Cernigoi

    Grazie Fornero, oggi ha detto che hanno salvato l’Italia: forse, ma non gli italiani!

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