Menu

Taranto. Sull’Ilva è scontro frontale

Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, è tornato a ribadire che la procedura dell’Aia all’Ilva si deve chiudere il 17 ottobre. «Le richieste degli ultimi giorni per un rinvio, che puntano ad aprire una trattativa sui contenuti del provvedimento, non sono giustificabili, nè accettabili» ha sottolineato Clini che continua a coprire le enormi responsabilità dell’azienda nell’avvelenamento della popolazione tarantina. Dal canto suo il presidente della Confindustria, Squinzi, è tornato alla carica “Se chiude Taranto – dice Squinzi – per il Paese sarà un disastro. Ragioniamo di una perdita che incide per 8 miliardi di euro sulla bilancia commerciale e quindi porterebbe a un peggioramento del Pil”. “Il caso Ilva – afferma Squinzi – è il più emblematico della difficoltà di fare impresa nel nostro Paese. La famiglia Riva ha comperato un’attività in grandissima difficoltà, l’ha rimessa a posto, ha investito, dovrà investire ancora, ma ora è importante non perdere questa azienda”.
Ma il tentativo di governo e confindustria di favorire con ogni mezzo gli interessi privati della famiglia Riva a scapito di lavoratori e popolazione, continua a trovare resistenze sul suo cammino. L’Unione Sindacale di Base ha convocato per il prossimo 6 ottobre un’Assemblea pubblica a Taranto sulla situazione dell’ ILVA. L’USB, organizzazione sindacale presente all’ILVA, vuole discutere dei problemi dei lavoratori e dei cittadini di Taranto partendo da alcuni elementi prioritari:

  1. Riva deve ottemperare a quanto disposto dalla Magistratura. Se ciò non accadesse deve intervenire lo Stato, attraverso un esproprio senza indennizzo e la nazionalizzazione dell’azienda, il risanamento ambientale, la bonifica del territorio e la ristrutturazione ecologicamente compatibile della fabbrica.
  2. La giustizia deve comunque fare il suo corso e nessuno deve in alcun modo condizionare i procedimenti in atto e fare pressioni sulla magistratura.
  3. Il lavoro ed i salari dei lavoratori dell’ILVA e di quelli dell’indotto devono essere salvaguardati, qualsiasi sia il tipo di intervento predisposto sugli impianti.

Per questi motivi è indispensabile che la lotta e la mobilitazione si estenda e che si porti la protesta anche a Roma.
Introdurrà i lavori dell’Assemblea Francesco Rizzo, lavoratore dell’ILVA e componente il Coordinamento provinciale USB Lavoro Privato di Taranto. Tra gli interventi quello di Gabriele Buttinelli, ricercatore sanità pubblica. Concluderà Paolo Sabatini dell’Esecutivo nazionale USB. Sono invitati i lavoratori dell’ILVA, i cittadini di Taranto, le istituzioni, le forze politiche e sociali, le associazioni ed i comitati. L’Assemblea si svolgerà presso il Park Hotel Mar Grande di Taranto, in Viale Virgilio 90,  dalle ore 10.00 alle 14.00.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *