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Piacenza. La vendetta dell’Ikea


La direzione della multinazionale svedese, con il pretesto del “riposizionamento dei volumi” nel suo polo logistico di Piacenza, sta determinando le condizioni per licenziare a partire da domani, giovedì, 107 lavoratori. L’azienda mette in campo così la sua rappresaglia dopo le proteste e i blocchi che venerdì scorso ha visto le cariche della polizia contro i picchetti con oltre una decina di feriti tra i lavoratori, tra cui uno denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. La notizia è stata comunicata dal consorzio Cgs, fornitore di servizi all’Ikea e di cui fanno capo anche le cooperative Cristall, Euroservizi e San Martino.
Al polo logistico di Piacenza, riferisce in una nota l’agenzia Ansa, confluisce merce che viene confezionata, preparata e spedita ai punti vendita della multinazionale svedese. Da domani parte di questa merce sarà inviata in altri punti di smistamento. “La conseguenza diretta e immediata – afferma un rappresentante del consorzio Cgs – è che 107 lavoratori, soci e dipendenti, saranno costretti a rinunciare al proprio posto di lavoro perchè questo posto di lavoro non c’è più”. Da circa tre settimane i lavoratori del consorzio Cgs, hanno dato vita una dura vertenza incentrata sulle pessime condizioni salariali e sulle discriminazioni in ambito sindacale contro il Sicobas che rappresenta un buon numero di lavoratori ma viene escluso dalle trattative.

In una nota Ikea Italia, spiega di aver appreso con disappunto “dell’interruzione delle trattative che avrebbero permesso alla piattaforma logistica Ikea a Le Mose di ritornare alla normale attività di movimentazione delle merci, destinate ai venti punti vendita Ikea italiani, a due in Svizzera e a quelli del Mediterraneo orientale”. Emerge intanto che l”incontro tenutosi ieri sera è fallito perché il Consorzio Gestione Servizi (CGS), dietro cui si scorge senza difficoltà il colosso IKEA, non ha rinunciato alle misure punitive nei confronti dei lavoratori considerati più attivi nelle proteste che sono in corso dal 17 ottobre scorso. Le ha semplicemente tramutate da licenziamenti a trasferimenti coatti in altre sedi in cui le cooperative hanno degli appalti. Una proposta irricevibile, non solo per i lavoratori direttamente oggetto di questi provvedimenti, ma anche per tutti gli altri.

Ikea ha chiesto e ottenuto per domani un incontro con Filt-Cgil, Fisascat-Cisl e Uilt-Uil: “Il perdurare di uno stato di turbolenza o addirittura l’impossibilità di continuare ad utilizzare questo Polo metterebbe a repentaglio un progetto occupazionale e di sviluppo che aveva fino ad ora offerto una eccellente alternativa alla perdurante crisi”. Ikea rileva tra l’altro di aver verificato “la correttezza dell’operato del Consorzio Cgs e non sono risultate irregolarità o discriminazioni, come confermato anche dalle istituzioni pubbliche”. Una versione idilliaca delle relazioni sindacali smentita dalle denunce avanzate dai lavoratori dei consorzi che lavorano al polo logistico di Piacenza.

Oggi è stato convocato uno sciopero generale dei lavoratori del settore della logistica, ai “soci” del CGS si uniranno quelli della TNT, della GLS e delle altre cooperative del settore con un corteo a Piacenza (ore 18.00, Giardini Margherita) in solidarietà con i lavoratori caricati venerdi dalla polizia.

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1 Commento


  • antonio carotone

    Boicottare IKEA!!! Tante le loro cose fanno pure schifo…

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