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Lavoratori pubblici manifestano sotto Montecitorio


Arrivati a Roma con 25 pullman da Lombardia, Sicilia, Puglia, Campania, Molise, Calabria, Abruzzo e Lazio, su un appello lanciato in pochi giorni dalla USB Pubblico Impiego e fatto proprio da tantissimi RSU, i dipendenti degli enti previdenziali non ci stanno a fare da bancomat per un’ennesima finanziaria di tagli.
“Il governo bada solo a fare cassa e il Pubblico Impiego continua ad essere terra di saccheggio e di conquista per ripianare il debito pubblico, svendendo il patrimonio immobiliare, esternalizzando i servizi, riducendo il personale e tagliando gli stipendi”, denuncia dalla piazza Luigi Romagnoli, della USB P.I.
“Abbiamo chiesto alle forze parlamentari di intervenire per bloccare questo furto di salario – prosegue Romagnoli – e per sostenere la nostra battaglia in difesa della funzione degli enti di previdenza ed assistenza sociale pubblici.  Abbiamo incontrato l’on Roberto Alesse per la Segreteria Politica del Presidente della Camera Fini, il presidente della Commissione Lavoro, l’on. Silvano Moffa, ed il gruppo dell’IdV alla Camera; inoltre sono scesi in piazza dai manifestanti  l’on. Zipponi, responsabile Welfare dell’IdV e l’on. Cesare Marini del PD”.
“Adesso torneremo nelle sedi, intensificheremo la lotta e prenderemo in seria considerazione lo sciopero di tutti gli enti previdenziali”, conclude Romagnoli.
Milleseicento euro in meno – in media – all’anno, è questo il “bilancio certificato” delle conseguenze del blocco dei contratti e dei salari dei lavoratori pubblici dovute alle misure adottate in questi due anni dai governi, Berlusconi prima e Monti poi. Riduzione che in alcune amministrazioni è ancora più pesante. A questi si vanno ad aggiungere i tagli previsti dalla spending review e dalla Legge di Stabilità e le migliaia di licenziamenti nelle amministrazioni centrali e negli enti locali già a partire dalla prima metà prossimo anno.

Oggi l’Usb del pubblico impiego ha convocato una prima manifestazione nazionale dei lavoratori degli enti previdenziali (Inps, ex Inail, ex Inpdap) sotto Montecitorio. Ma a due settimane dalla grande manifestazione nazionale del No Monti Day, la protesta sta montando nei diversi settori del pubblico impiego contro gli attacchi del governo.

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