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Sciopero generale del 18 ottobre. I lavoratori annunciano la mobilitazione

I lavoratori dei trasporti annunciano la loro adesione allo sciopero generale del prossimo 18 ottobre convocato da USB,Cub,Cobas, Usi. Il settore del Trasporto Aereo di USB aderisce con forza allo sciopero generale per il prossimo 18 ottobre sui temi generali del conflitto ma anche sugli obiettivi specifici del settore. “Chiediamo il rilancio del ruolo regolatore e della presenza dello Stato in un settore strategico per un paese turistico come l’Italia,  chiediamo gli investimenti necessari per riacquistare il terreno ceduto in questi anni, chiediamo di recuperare le migliaia di lavoratori che hanno perso il lavoro e gli altrettanti che soffrono la precarietà senza alcuna prospettiva, vogliamo regole uguali per tutti e che si abbandoni il mito di una “produttività” ormai fine a se stessa. I lavoratori e le lavoratrici del trasporto aereo parteciperanno allo sciopero del 18 ottobre con le parole d’ordine della lotta contro l’austerità, contro le ricette “miracolose” e per il rilancio di una nuova stagione di conflitto nel settore e in tutto il paese.  Anche i lavoratori del trasporto pubblico locale stanno vivendo una fase difficilissima che alla crisi generale, somma anni ed anni di incuria e mala gestione. Non è con le privatizzazioni, i tagli al servizio, alle retribuzioni, al personale e le pesanti penalizzazioni contrattuali che si supera questa crisi. Rilanciare il trasporto pubblico e ridurre il traffico nelle grandi città , al contrario, vuol dire sviluppare occupazione, rilanciare l’economia, ridurre l’inquinamento e consumare meno petrolio. Le lavoratrici ed i lavoratori del TPL parteciperanno quindi allo sciopero generale del 18 ottobre e scenderanno a manifestare nelle strade di Roma dove si svolgerà  una grande manifestazione nazionale a sostegno delle motivazioni di carattere generale, ma anche per dare forza alla dura vertenza di categoria in atto.

Ma l’adesione allo sciopero generale del 18 investe anche altre categorie. Oltre a condividere pienamente le ragioni dello sciopero generale, i lavoratori del Commercio e della grande distribuzione – ad esempio – annunciano che scioperano anche per le condizioni difficili in termini di salario, di diritti e di qualità della vita vissute nei luoghi di lavoro del commercio e contro la deregolamentazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali. I lavoratori di questo settore continuano la campagna contro il “far west” degli orari di apertura nel commercio, per riprendersi le proprie vite, di lavoratori e di cittadini, per tornare a trascorrere le domeniche e le feste favorendo la famiglia, la socialità, il riposo, la riflessione, la cultura, lo sport, anche attraverso la tappa fondamentale dello sciopero generale, che arriva dopo l’imponente serie di iniziative organizzate da USB che hanno visto “violare” luoghi del commercio da veri e propri cortei fino ad arrivare sotto Montecitorio.

Segnali di guerra arrivano anche dai lavoratori pubblici dove oltre al blocco pluriennale dei salari si stanno abbattendo anche itagli del personale, sia precari che di ruolo. La Confederazione USB, insieme a Cobas e Cub, ha convocato lo sciopero generale per il prossimo 18 ottobre. La preparazione di questo appuntamento, prevede iniziative nei diversi settori del pubblico impiego che già dai primi di settembre coinvolgeranno i lavoratori e segneranno l’inizio di una nuova stagione di protesta e di costruzione del conflitto sociale per respingere le politiche di sacrifici. Se siamo davvero alla fine del tunnel, come afferma chi ci governa, i lavoratori pubblici non se ne sono accorti, perché a loro qualcuno vorrebbe tenerceli definitivamente nel tunnel.

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