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Bologna. Primo passo avanti nella trattativa alla Sda

 

“Abbiamo fatto un primo passo per avere quello che ci spetta, un salario che ci spetta di diritto . Inizia da oggi una lotta sacrosanta”. Queste le parole di Michele Cirinesi, dell’ USB Lavoro Privato, all’uscita dal tavolo delle trattative.

 

Alla riunione hanno partecipato la Cooperativa Olimpia, Lord s.c.pa e Italprima, e USB, in qualità di rappresentente dei lavoratori che lunedi hanno bloccato le merci in entrata ed uscita ai cancelli dela SDA di Sala Bolognese. L’incontro si è concluso con una presa di responsabilità da parte delle ditte appaltatrici: “gli stipendi vanno pagati”, ha affermato il rappresentante della SDA che pesenziava alla riunione come osservatore.

 

Al tavolo, la Cooperativa Olmipia non ha portato alcuna valida motivazione per il mancato pagamento; né la dimostrazione che tutti i lavoratori siano in possesso di un contratto regolare, con tanto di busta paga. Che si tratti dunque di “Lavoro nero” è più che un sospetto.

 

Questo ha fatto sì che venisse invocata, da parte di USB, l’ art 29 della legge n.30/2003, che rende responsabile dei pagamenti la ditta appaltatrice; ovvero Lord SCpA e Italprima, nel caso la coop Olimpia non fosse in grado di adempiere al pagamento e alla messa in regola di tutti i lavoratori. La clausola è stata accettata dalle parti contraenti nel verbale di intesa sottoscritto.

 

Piena soddisfazione è stata espressa dai lavoratori, nell’assemblea sindacale del giorno dopo, alla linea di lotta intrapesa dal Sindacato, seguita dall’ iscrizione al Unione Sindacale di BaseLavoro Privato di tutti i lavoratori partecipanti.

 

Oggi pomeriggio, a Ferrara, nella sede della Lord SCpA, va in scena il terzo atto. ” Oggi, al tavolo di trattativa, si verificheranno le premesse dell incontro precedente. Olimpia deve dimostrare la regolarità dei contratti, delle buste paga e il pagamento di tutte le ore regolari ai lavoratori. Se non ci pensano loro, la regolarità di tutto la vogliamo dalle ditte appaltatrici, come orescrive la legge; o non ci faremo scrupoli a tornare davanti ai cancelli per bloccare tutto, Persicetana compresa. Sui diritti dei lavoratori non transigiamo”.

 

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