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Irisbus. Operazione “Primo autobus”. Un esperimento anticapitalista

Presso la sede amministrativa dell’ANM, qualche giorno fa si è tenuto un incontro con l’AD Brunetti per entrare nel merito della realizzazione di un primo autobus eco-compatibile a risparmio energetico, sulla base del progetto elaborato dall’ENEA in collaborazione con il Politecnico di Milano, relativamente alla riattazione di un vecchio mezzo della flotta in dotazione all’azienda napoletana. All’incontro hanno partecipato: il P. Carc e l’USB  trasporti Napoli con dei loro delegati, Mirco Sangalli dello spin-off del Politecnico di Milano e la responsabile delle comunicazioni dell’ANM.

 

L’incontro è servito a fornire una prima illustrazione tecnica delle nuove tecnologie da applicare ai vecchi mezzi, a compiere una prima verifica dell’effettiva concretezza di un piano di fattibilità da realizzarsi con la collaborazione dei tecnici dell’ENEA e delle Università Politecnico di Milano e Federico II di Napoli, dei lavoratori del trasporto pubblico napoletano e di quelli della Irisbus della Valle Ufita, dell’ANM e delle Amministrazioni Comunali interessate al rinnovo parco autobus e, più in generale, del miglioramento del servizio pubblico trasporti. L’obiettivo dichiarato dell’“Operazione Primo Autobus” è dimostrare la necessità della riapertura dello stabilimento Irisbus campano, il miglioramento possibile delle condizioni lavorative dei dipendenti del trasporto pubblico e, più in generale, l’implementazione necessaria dei servizi di mobilità collettività. Esattamente quanto, oggi, le politiche di austerity, la spending review, i cosiddetti “patti di stabilità” che strangolano l’economia dei Comuni mettono in discussione. CIG, licenziamenti di massa, distruzione progressiva dei servizi pubblici attraverso delocalizzazioni e tagli lineari ne sono, del resto, la più tangibile dimostrazione. L’“Operazione Primo Autobus”, allora, vuole essere una spinta concreta all’assunzione di soluzioni concrete. Concretamente a vantaggio delle masse popolari tutte, lavoratori e utenti, oggi asfissiate dalla crisi generale del sistema capitalista. L’esito dell’incontro è stato sostanzialmente positivo: l’AD Brunetti ha confermato la disponibilità dell’ANM a collaborare all’impresa mettendo a disposizione mezzi e uomini per la realizzazione dell’esperimento. Il passo successivo sarà la firma ufficiale di un protocollo d’intesa con le Università coinvolte e che, a tal fine, presenteranno un progetto specifico per l’ “Operazione Primo Autobus”. Nel frattempo le Commissioni parlamentari di riferimento hanno già sollecitato il Ministero dei Trasporti alla sperimentazione delle nuove tecnologie, mentre l’Amministrazione comunale di Napoli sta avviando una collaborazione con quella di Bologna come protocollo d’intesa per il rinnovo delle flotte dei mezzi del trasporto pubblico urbano. I passi avanti che si stanno compiendo per la realizzazione dell’“Operazione Primo Autobus”, piuttosto che il rinnovo della CIG ai lavoratori Irisbus, sono il frutto della mobilitazione e della collaborazione, della sinergia d’intenti e del coordinamento d’azione tra realtà diverse e spesso distanti tra loro: in particolare, i lavoratori Usb dei trasporti pubblici e i lavoratori Fiom della Irisbus che, pur conservando la propria autonomia e le proprie “distanze sindacali”, oggi sono uniti dal comune obiettivo di costruire e imporre dal basso soluzioni reali e realmente a vantaggio della collettività. 

 

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