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Domani scioperano i lavoratori delle Province contro i “picconatori”

L’ USB Pubblico Impiego ha indetto lo sciopero di tutti i lavoratori e le lavoratrici delle Province, comprese quelle delle Regioni a Statuto Speciale, per l’intero turno di lavoro di domani, venerdì 6 dicembre. A Roma si terrà un presidio di fronte al ministero degli Affari Regionali, in via della Stamperia 8, dalle ore 11.00. L’USB  ha inoltre chiesto un incontro al ministro Delrio e a tutte le forze parlamentari.

Nonostante i tentativi operati in seno alla Commissione Affari costituzionali della Camera, e nonostante le audizioni in Commissione dei vari soggetti coinvolti, il testo della riforma complessiva delle Autonomie Locali approdato in aula non contiene significativi elementi di novità o di miglioramento.

Secondo l’USB, questo testo appare pasticciato, confuso e sgrammaticato sotto il profilo costituzionale. Rimangono le pesanti ricadute sul personale, sia in termini economici, sia in termini di mobilità, sia in termini di dequalificazione professionale. Da tale riforma risultano particolarmente colpiti i lavoratori con contratto di lavoro precario e grandi incertezze rischiano di determinarsi anche sulle società partecipate dalle Province e dalle aziende che svolgono servizi in appalto.

Per queste ragioni, avendo raccolto l’ordine del giorno approvato nell’assemblea nazionale delle RSU e dei delegati sindacali dello scorso 7 ottobre, l’USB chiama i lavoratori allo sciopero con l’obiettivo di ottenere il ritiro dei provvedimenti varati dal Governo e per il ripristino del diritto di voto per i cittadini, che sarebbero altrimenti espropriati della facoltà democratica di scegliere gli amministratori.

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