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Trasporti. Sciopero nazionale. Firenze bloccata nonostante la precettazione

Mentre è in corso lo sciopero nazionale dei trasporti convocato dalla Usb, oggi è il secondo giorno di “sciopero selvaggio” all’Ataf di Firenze, l’azienda di trasporto pubblico privatizzata dalla giunta Renzi.
Ieri sera il prefetto Luigi Varratta ha precettato i lavoratori che, nel corso di un’assemblea nella notte, hanno confermato comunque lo sciopero per oggi dopo che ieri erano saltate anche le fasce di garanzia imposte dalle legge. Lo sciopero è stato convocato contro la disdetta della contrattazione aziendale e lo destrutturazione dell’Ataf, privatizzata già un anno fa. Intanto, una nota della Rsu dell’Ataf, l’assemblea notturna dei lavoratori ha stabilito di proseguire i lavori, diventando permanente, per individuare “soluzioni alla disastrosa situazione del trasporto fiorentino aggravata dopo la scelta dell’amministrazione comunale di privatizzare l’azienda e in conseguenza dell’ intenzione confermata dal nuovo gestore privato di disdettare tutta la contrattazione aziendale oltre a voler dividere Ataf fra i tre soci proprietari”. Ieri il corteo dei tranvieri fiorentini, con la partecipazione di delegazioni di lavoratori arrivati anche da Roma e Genova, ha sfilato per le strade del centro fino alla Prefettura dove sono stati lanciati durissimi slogan contro il sindaco di Firenze Matteo Renzi e l’amministrazione dell’Ataf.

A Bologna oggi lo sciopero è iniziato alle ore 10 e durerà 4 ore (fino alle 14). Nello stesso orario non sono garantiti anche i servizi ferroviari di Tper, in particolare le linee Bologna-Portomaggiore, Bologna-Vignola, Ferrara-Suzzara, Ferrara-Codigoro, Reggio Emilia-Guastalla, Reggio Emilia-Sassuolo, Reggio Emilia-Ciano d’Enza, Modena-Sassuolo e Parma-Suzzara. L’Unione Sindacale di Base, infatti, già impegnata nello sciopero nazionale di 4 ore indetto per il 6 dicembre, si è detta “al fianco delle mobilitazioni che con grande determinazione stanno portando avanti i lavoratori autoferrotranvieri della regione Toscana, così come nelle Marche, in Umbria, nel Veneto ed in molte altre regioni aggredite dalle privatizzazioni del settore”. Per la terza volta i lavoratori “si vedono disdettare tutti gli accordi aziendali costruiti in decenni di contrattazioni, un percorso colmo di pesanti quanto inutili sacrifici fatti sulla propria pelle nel tentativo di limitare i danni creati dalle mal gestioni”, quindi viene ritenuto “essenziale” che “l’intera categoria manifesti la più ampia solidarietà e così come i lavoratori di Genova hanno saputo parlare all’intero paese, l’intera categoria deve saper capitalizzare tale energia al fine di arrestare il processo di smantellamento del servizio pubblico, dei diritti, della garanzia del salario e dei livelli occupazionali”. Nella città di Milano, l’ Usb ha revocato lo sciopero del trasporto pubblico locale di 4 ore previsto per la giornata di oggi.

Lo sciopero è limitato a 4 ore a causa della penalizzante normativa in materia di diritto alla sciopero nei servizi pubblici essenziali, che peraltro ha obbligato ad escludere alcune importanti città quali Roma, Torino, Firenze, Salerno e Campobasso e in parte anche Milano. “La condizione degli autoferrotranvieri in tutta Italia  non è più accettabile” denuncia l’Usb. “Da sei anni i contratti del TPL sono bloccati, mentre gestioni clientelari e criminali, che hanno visto la pesante intromissione della politica, hanno spolpato le aziende pubbliche di trasporti. Ma la risposta ai problemi del TPL non può essere quella delle dismissioni, dell’affidamento ai privati, della riduzione del numero di aziende”.  

Scioperi e proteste: è saltato il sistema del Trasporto pubblico locale

Anche a Torino lo scontro si sta facendo duro, in particolare sulla vendita delle quote societarie a soggetti privati. Il Comune di Torino (guidato dal Pd Piero Fassino) ha infatti deciso di “esternalizzare” il 49% della Gtt per poter ridurre i costi e far cassa. Una decisione che mette a rischio centinaia di posti di lavoro e la qualità del servizio ai cittadini, anche perché la Regione Piemonte ha deciso un taglio del 24% al trasporto pubblico locale.

Oltre i limiti della vergogna l’azienda ATaf, che ha fatto partire sui telefonini un messaggio di questo tono:

“Illegittimo”? Da che pulpiti arrivano prediche che per fortuna nessuno ascolta più…..

 

vedi anche: Usb: “Forte adesione allo sciopero autoferrotramvieri”

 

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