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Roma. Giù le mani dai trasporti pubblici. Un bel corteo dice No alle privatizzazioni

“No alla privatizzazione, diritto alla mobilità per tutti”. Questo lo striscione unitario di apertura del corteo che ha visto in piazza oggi a Roma oltre un migliaio tra utenti e lavoratori dei trasporti, partito dal Colosseo e arrivato al Campidoglio per opporsi “alla privatizzazione dei trasporti pubblici, per un servizio più efficiente e garantito”.
Una alleanza che ha visto insieme lavoratori dell’Atac, sindacati di base (Usb, Cobas, Orsa e altri), movimenti sociali, coorindamenti di lotta per la casa, studenti, ma anche i lavoratori delle aziende del trasporto locale private che svolgono le linee periferiche e Micaela Quintavalle degli autorganizzati del neomovimento Cambia-menti M410 da qualche settimana impegnati in un braccio di ferro con l’azienda capitolina.

Obiettivo dichiarato della mobilitazione è l’opposizione a “qualsiasi forma di privatizzazione” ma anche un rilancio del servizio pubblico. Stabilizzazione dei lavoratori interinali, stop agli straordinari ‘forzati’, nuove assunzioni, cambio ai vertici, una sospensione della dismissione degli ex depositi degli autobus. Questi i punti messi all’ordine del giorno dai manifestanti uniti alla richiesta di “un nuovo welfare che permetta l’accesso alla mobilità per tutti”.  In serata è atteso un incontro tra una delegazione dei manifestanti e l’assessore alla Mobilità Guido Improta.

Continuano anche le azioni di protesta alcune organizzate altre spontanee. Questa mattina alla fermata della metropolitana B Ponte Mammolo si è ripetuta la protesta messa in atto ieri alla stazione metro Piramide con il salto del tornello per non pagare il biglietto. Gli attivisti hanno anche stampato un biglietto simbolico “per la libertà di movimento” cambiando alcuni particolari del tradizionale biglietto Atac. Costo: zero. Validità: sempre. “Reddito indiretto per tutti”. Ieri a viale Marconi invece dopo un’ora di attesa dell’autobus che non passava, gli utenti si sono messi in mezzo alla strada bloccando il traffico e fermando anche un autobus con la richiesta di “dirottamento” verso la loro destinazione. Segno evidente che gli utenti non ne possono più del disservizio provocato ad arte dalla gestione distruttiva (e arruffona) dell’Atac.

Da tutti i partecipanti alla manifestazione di oggi è partito un fuoco incrociato contro l’emendamento firmato dalla senatrice Linda Lanzillotta (ex assessore comunale nella Giunta Rutelli e privatizzatrice dell’Acea e Centrale del Latte). L’emendamento punta esplicitamente alla privatizzazione dei servizi pubblici locali, in particolare trasporti e igiene urbana. Una provocazione vera e propria.

Le foto che seguono sono di Patrizia Cortellessa:

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