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Coop. L’arroganza senza limiti della Cgil

La Filcams CGIL “scippa” la democrazia, si oppone alle elezioni delle RSU alla Coop La Rosa di Livorno e annuncia le “elezioni” della RSA; parafrasando un vecchio monologo di Ascanio Celestini: ci concederanno di votare… per eleggere lorsignori.  Di seguito la risposta della nostra struttura di Livorno a questa inaccettabile provocazione, figlia della consapevolezza di chi, quando si misura con la rappresentanza, incorre in pessime figure, come accaduto all’Ipercoop di Livorno alla Filcams o all’ILVA DI TARANTO alla FIOM.

L’ULTIMA PROVOCAZIONE È L’ANNUNCIO DELL’ELEZIONE DELLA LORO RSA INTERNA!

Chiariamo subito che parlare delle elezioni dei delegati non è un gentile regalo che la Cgil concede a Usb, ma una cosa che dovrebbe essere fatta per tutti i lavoratori, e non certo perché è Natale.

Oltre a questo, siamo a chiarire (in breve e speriamo una volta per tutte) altri aspetti fondamentali.

1) Non è vero che Usb non riconosce l’accordo del settembre 2013 (che riprende le linee guida di quello del 31 maggio scorso). In realtà Usb a livello nazionale ha già aderito, per poter partecipare alle Rsu (ad esempio nel settore dell’Igiene Ambientale), ad altri accordi di quel tipo, quindi non avremmo problemi a farlo neanche in questo caso (nonostante in sostanza questa sia per noi una costrizione). L’ostacolo è solo che, come abbiamo già spiegato, quell’accordo deve essere prima recepito dal nostro Ccnl, così come sancito già da alcune sentenze (oltre a quella da noi già citata nel settore portuale livornese, nel frattempo ne è uscita un’altra molto importante sulle elezioni all’Ilva di Taranto, la quale stabilisce che «l’Accordo del 31 maggio 2013 ha “natura puramente programmatica” e non è quindi un accordo applicabile in quanto tale»). In sostanza, è solo con l’introduzione nel Ccnl che quelle regole assumono validità ed efficacia cosiddetta erga omnes, mentre in assenza di questa introduzione, resta solo un accordo tra di loro che non può essere applicato né ai lavoratori né alle altre organizzazioni sindacali. In ragione di questo, la letterina con richiesta di chiarimenti scritta dalle Rsa ai nazionali e provinciali Cgil-Cisl-Uil è palesemente una ipocrita manovra volta a temporeggiare e poter fare nel frattempo l’elezione della loro Rsa (!), di cui parliamo nel punto successivo.

2) Sorvoliamo sul discorso della “elezione a scrutinio segreto nel Congresso 2009” (???). Come è noto (e anche loro lo sanno molto bene) Rsa e Rsu sono due concetti di rappresentanza profondamente diversi tra loro, tant’è vero che sono le stesse Cgil-Cisl-Uil nazionali che annunciano nei loro accordi interconfederali di voler procedere sulla strada delle Rsu abbandonando quella delle Rsa. E invece cosa ci tocca leggere? Che la Cgil Coop La Rosa, in controtendenza quindi con tutte le impostazioni nazionali, procederà subito dopo le feste al “rinnovo” della sua Rsa. Incredibile. E oltretutto annunciano, facendolo passare come grande concessione di democrazia, che faranno votare tutti. Certo, potranno votare tutti e potranno scegliere…la Cgil! Il principio del pensiero unico. Un altro sindacato per rappresentarti? Non se ne parla, puoi scegliere la Cgil, la Cgil, oppure…la Cgil, votando per uno dei candidati che propone…la Cgil. Cosa vuoi di più democratico di questo? Ovvio che tutto ciò per noi rappresenta una provocazione inaccettabile, oltreché un comportamento offensivo e arrogante. La stessa arroganza, tra l’altro, di chi (sempre loro) ritiene giusto e democratico (!) che Cgil-Cisl-Uil scrivano le regole della rappresentanza sindacale (cucite addosso alle loro esigenze) e che tutti gli altri si debbano adeguare (perché costretti) a queste.

3) Sugli altri attacchi rispondiamo velocemente (perché l’abbiamo fatto già in altre occasioni ma ogni volta ci tocca ripeterlo):

– Non siamo “coopcentrici”, visto che Usb è un sindacato nazionale presente in tutti i settori del lavoro in Italia.

– Non siamo “ipercentrici”, visto che abbiamo iscritti e delegati Usb in tutti i canali (e in tutte le regioni) di Unicoop Tirreno. Noi difendiamo tutti i lavoratori, e le risposte occupazionali non le chiediamo ovviamente solo per i colleghi dell’Iper che vanno in altri negozi, ma per tutti quelli che attendono risposte da anni e anni (partendo da chi oggi non ha neanche le 20 ore settimanali per 12 mesi). Il fatto che quelli della Cgil si dichiarino perplessi è semplicemente perché, con noi di Usb, di tutti questi aspetti, non hanno mai parlato nel dettaglio e quindi non sanno come la pensiamo. Quindi non è perplessità, è mancanza di conoscenza sulle rispettive rivendicazioni sindacali.

– Dell’azienda “con grosse difficoltà di mercato” potremmo parlarne a lungo, e comunque troviamo stucchevole ogni volta il tono Cgil che suona come “poverina l’azienda”. L’azienda la faccia l’azienda, i sindacati pensino ai lavoratori, che sono allo stremo.

– Per una corretta informazione, tra l’altro, l’ipermercato di Porta a Terra ha da anni un conto economico positivo (significa che porta soldi in più e che non è in perdita), e quindi le “eccedenze” sarebbero eventualmente dichiarate solo per aumentarne la produttività (una manovra per ricollocare “a costo zero” il personale nei nuovi negozi…?). Nel caso, una bella sfida non c’è che dire…

 Usb Coop La Rosa (sì, “come al solito, sempre noi…”)

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