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Usb. Non tutti i monopoli (pubblici) sono da abolire

SIAE: PALMIERI (USB), NON TUTTI I MONOPOLI SONO DA ABOLIRE

“Non tutti i monopoli sono da abolire, e quello che affida alla SIAE la riscossione e la ripartizione dei Diritti d’Autore ne è un chiaro esempio”, è il primo commento di Paola Palmieri, dell’Esecutivo nazionale USB, alla proposta di Legge recentemente presentata dal deputato di Scelta Civica Andrea Romano, mirata  a liberalizzare il mercato del Diritto d’Autore.

“La verità – spiega Palmieri – è che ci sono grandi appetiti da parte di importanti gruppi imprenditoriali, che vedono nell’abolizione del ‘monopolio SIAE’ l’opportunità di entrare in un mercato che, malgrado la contrazione dovuta alla crisi economica, si aggira intorno ai 600 milioni di Euro”.

 “L’entrata in campo di società di collecting private, con ogni probabilità anche non italiane – avverte la dirigente USB –  avrebbe il solo effetto di danneggiare i giovani autori emergenti, sicuramente più esposti alla forza contrattuale di chi, a differenza della SIAE, che è e deve rimanere un ente pubblico, opererebbe con un chiaro scopo di lucro”.

“Certamente su questo fronte la SIAE potrebbe fare molto di più – sottolinea Palmieri –promuovendo maggiormente i giovani artisti, che sono la linfa vitale della futura produzione culturale italiana. In questo modo la SIAE potrebbe tornare positivamente al centro dell’attenzione, scrollandosi di dosso quella immagine di ‘gabelliere’ che spesso offusca ingiustamente il lavoro svolto dall’Ente per la tutela di un diritto, quello della proprietà intellettuale, riconosciuto in pressoché tutti i paesi del mondo”.

“Qualche segnale in questa direzione lo sta dando la gestione del maestro Gino Paoli, che ha  assunto di recente la presidenza dell’Ente, e non è quindi il momento di un intervento legislativo se non per rafforzare ulteriormente l’interesse pubblicistico nella difesa del Diritto d’Autore”, conclude Palmieri.

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