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Napoli. Continua la lotta contro McDonald’s

Alla faccia di tutti i bei propositi sbandierati nel nuovo spot anti-crisi di Mc Donald’s, dove si racconta come l’azienda americana faccia tante nuove assunzioni e  “creda negli italiani”, proprio oggi sono arrivate le lettere di licenziamento per 39 dipendenti dei punti vendita legati alla multinazionale statunitense e a “Napoli Futura” di Guido Freda, che, a tal proposito, si dice “addolorato”.

 

In merito poi agli scioperi e alle manifestazioni di protesta organizzati dai suoi dipendenti ed ex-dipendenti, l’imprenditore napoletano  ha idee molto precise: «Lo sciopero è un atto irresponsabile. Siamo in un momento di crisi e impedire le attività dei ristoranti crea solo ulteriori problemi. Ci sono ancora 144 lavoratori che vanno salvaguardati con senso di responsabilità. Scioperare rischia solo di aggravare la situazione. Invece di salvare i posti di lavoro, potremmo perderne altri».

Il discorso non fa una piega: irresponsabili sono i lavoratori e lavoratrici che dopo essere stati vessati con turni sfiancanti e illegali (ad esempio sequenze lunghissime di turni serali, cambiamenti di orario dati con strettissimo preavviso, etc.), sono stati messi in mezzo alla strada da un giorno all’altro e che ora lottano per i loro diritti e non chi li ha licenziati, ma soprattutto sarà colpa loro e solo loro, se qualche altra testa dovesse cadere.  

Lo sciopero ad oltranza che da due giorni impedisce l’apertura del fast food di piazza Municipio a Napoli, nonostante le (non molto) velate minacce dell’A.D., continua.

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