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Parma. Dipendenti comunali contro Pizzarotti

A quanto pare Pizzarotti ha qualche problema in più della sola “scomunica” di Beppe Grillo. Anche i vigili urbani di Parma, infatti, hanno deciso che di lui non se ne può più.

Proprio mentre veniva inaugurato il Cibus (il “salone internazionale dell’alimentazione” che tanto doveva contribuire alla “ripresa”) hanno inscenato una tranquilla protesta in bicicletta. Il risultato era inevitabile: traffico non solo privo di regolazione umana (i vigili erano in sciopero), ma anche un semi-blocco della circolazione (i vigili sanno meglio di tutti dove e come intervenire per creare o togliere “strozzature”). Insieme a loro, d’altro canto, è scesa in strada la maggior parte dei dipendenti comunali, di ogni sindacato.

Poco amichevoli anche i cartelli montati sulle bici (“Capitan Pizza novello Robin Hood, toglie si dipendenti per donare ai dirigenti”), a contestare una per niente simpatica “politica economica” del primo sindaco grillino d’Italia, ma a quanto sembra ben poco diverso dalla media. In cima alle proteste la nomina di un direttore generale del Comune che comincerà a lavorare da giugno per il “modesto” stipendio di 150.000 euro (altri 48mila euro andranno a coprire altre – o altra – posizione). Al contrario, i dipendenti “normali” (non dirigenti) vengono penalizzati in ogni maniera.

Asili nido e scuole materne sono rimasti quasi tutti chiusi, visto che maestre ed educatrici che non vengono nemmeno assunte, pur essendo state “formate” dall’amministrazione comunale e in presenza di graduatorie ancora in vigore. Come negli altri comparti, vigili urbani compresi, si lamenta un forte “sotto-organico”, precarietà e blocco delle assunzioni.

Al momento, Pizzarotti non sembra neppure aver risposto alle richieste di incontro.

 

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