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Taranto. Un altro operaio Ilva morto di tumore, ma per Bondi non c’è nulla da bonificare

La scorsa notte è morto l’operaio dell’Ilva Nicola Darcante. Lavorava all’ex Pla1, l’officina dove almeno 13 sono ammalati di tumore. Aveva 39 anni.
Per questo operaio, come per Stefano Delliponti, gli operai avevano firmato per dare una parte del loro salario a Nicola per curarsi. Ma come è successo per Stefano, anche per Nicola purtroppo la solidarietà operaia non è servita a farli continuare a vivere.
Ora altri 13 operai – quelli accertati… – rischiano di morire. 
Purtroppo per quanto lodevoli iniziative on è certo ancora una grande raccolta di firme e soldi che può contrastare questo rischio.
All’Ilva continua nonostante parole e promesse la morte, il pericolo di malattia e morte, l’insicurezza nel rivolgere le condoglianze alla famiglia e ai compagni di lavoro. A questo il rimedio è l’opposizione costante agli impianti e reparti nocivi, denunciare ogni minimo rischio; pretendere dagli Enti che i controllori controllino, andarli a “strappare” dai loro comodi uffici; come andare a prendere e trascinare nei reparti i quegli Rsu e Rls Ilva che col loro immobilismo
favoriscono lo stato di cose esistenti… 
Che dire di fronte a questa altra vita strappata ai familiari del cinismo arrogante di Bondi e i suoi legali che ha chiesto che Taranto non sia considerata zona da bonificare! Una cosa vergognosa che appare logica da chi quando si è insediato ha detto.. che la colpa dei tumori a Taranto sono le sigarette!
Ma questi è l’amministratore delegato di RIVA, divenuto per iniziativa del governo e del parlamento commissario governativo!
Abbiamo chiesto subito che Bondi non fosse insediato abbiamo chiamato inutilmente operai e cittadini a protestare contro questo.
Bondi, sta usando i ricatti di cui è esperto, non per fare bonifiche – che dalle dichiarazioni dei suoi legali è evidentente che non vuole fare perchè ritiene non necessario fare , ma una ristrutturazione e ammodernamento con esuberi, per riconsegnare la fabbrica ai RIVA o altri padroni che continueranno a fare profitti sulla pelle dei lavoratori e della città!

Facciamo appello a una immediata mobilitazione della fabbrica e della città 
Facciamo sì una grande catena di solidarietà operaia, ma per unire tutti i reparti, per fermarsi!
E una catena che unisca fabbrica e città per imporre la tutela della vita della salute e del lavoro

SLAI COBAS per il sindacato di classe Ilva – Taranto

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