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Venduti da Moncler, licenziati dagli “investitori internazionali”

Nel novembre dell’anno scorso la Moncler (la storica azienda produttrice di piumini) ha ceduto un suo ramo d’azienda, la ISC (Industries Sportswear Company) ad una società controllata dal fondo di investimento angloamericano Emerisque Brands, con sede in Lussemburgo.
L’acquisto venne salutato dagli analisti economici come un esempio positivo di discesa in campo degli”investitori internazionali” che avrebbe dovuto portare al rilancio di una industria in difficoltà.
Anche i sindacati concertativi, che avevano discusso con la vecchia e con la nuova proprietà la cessione di ramo d’azienda, si dichiaravano soddisfatti delle garanzie offerte Emerisque Brands per il futuro occupazionale e per gli investimenti.
Ma una lettura attenta dei giornali finanziari già sei mesi fa avrebbe permesso di capire che l’interesse del fondo di investimento angloamericano non era rivolto alla produzione, ma ai marchi di successo, ai cosiddetti“brand”, di cui Emerisque stava facendo incetta, acquistando prima dai Marzotto il marchio “Marlboro Classic” e poi appunto da Moncler i marchi “Marina Yachting”, “Henry Cotton’s”, “Coast Weber & Ahaus”, e la licenza “Cerruti 1881”.
E infatti ad Aprile 2014, non appena Emerisque Brands ha rilevato l’ultimo 30% di azioni di proprietà di Moncler, la nuova direzione di ISC ha comunicato 127 esuberi su un totale di 306 dipendenti: 70 nella sede centrale di Mestre, 15 nella sede logistica di Trebaseleghe (PD) e gli altri in alcune aziende affiliate e negli outlet nel Nord Italia.
Ieri mentre si trattava sul numero degli esuberi nella sede di Confindustria di Padova, gli operai della ISC di Mestre, per la maggior parte donne, hanno scioperato dalle 9 alle 12, con un presidio davanti alla sede centrale dell’azienda.
Ora Cgil e Cisl denunciano come il piano aziendale sia quello di mantenere in Italia solo la progettazione dei capi e di esternalizzare invece la realizzazione dei prototipi dei modelli, la parte commerciale e la logistica.
Ma la denuncia dei sindacati concertativi è tardiva ed ipocrita. Sei mesi fa hanno permesso a Moncler di liberarsi di ogni responsabilità sui lavoratori ISC e di svenderli a dei pescecani della finanza internazionale.
E oggi, mentre Moncler è all’apice del proprio successo, i lavoratori che hanno costruito la sua ricchezza vengono gettati in mezzo ad una strada.
 
* Rete dei Comunisti – Padova

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2 Commenti



  • 127 esuberi

    GRAZIE per aver raccontato la nostra storia, purtroppo la scorsa settimana è partita la procedura per 106 mobilità.. ma non ci arrendono e continueremo a lottare, è previsto il prossimo sciopero mercoledì 21 con una manifestazione a Trebaseleghe, sede operativa Moncler. Se volete tenervi aggiornati potete trovarci all’indirizzo 127esuberi.wordpress.com

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