Menu

Bologna. In piazza per il diritto alla casa, contro il decreto Lupi

Oggi alle 17.00 una manifestazionne partirà dall’occupazione di Via Irnerio.

Siamo di nuovo in piazza per chiedere che il diritto all’abitare sia rispettato nella nostra città.
Il continuo aumentare degli sfratti ,le famiglie che subiscono le vituperate “riforme” economiche governative dei vari politici che si sono succeduti in questi anni, hanno fatto si che la questione abitativa diventasse un fattore importante anche a Bologna, crisi e disoccupazione mordono una città che credeva che il suo “modello sociale ” fosse inattaccabile.
ASIA/USB è anni che si spende per proporre soluzioni , all’amministrazione comunale, che glissa politicamente per mancanza di coraggio, e applicare con la pratica, delle occupazioni abbiamo dato soluzione a centinaia di persone e famiglie, quello che lo Stato nelle sue varie forme continua a trattare come un “problema di ordine pubblico”.
Le giornate di mobilitazione del 18 e 19 ottobre 2013 a Roma hanno , chiaramente , delineato quale deve essere l’orizzonte politico e sociale a cui volgersi.
Le risposte che il Governo Renzi con il suo Ministro Cilellino Lupi appaiono squallide e ,naturalmente , a difesa dei ceti ricchi e dei palazzinari di questa nazione.
Assistiamo da lungo tempo alla metodica messa in atto di un ampio e articolato progetto di controllo politico indispensabile a garantire l’efficacia del modello proposto dal governante di turno.
Accade così che da un lato si mettono a valore i diritti e la vita delle persone, si vendono le ricchezze pubbliche (neppure al miglior offerente!) e dall’altro si colpiscono duramente le realtà dalle quali s’irradiano alterità, confronto e conflitto, col chiaro intento di tacitare chi si oppone e non è disposto a cedere alle logiche di mercato.
L’articolo 5 del decreto Renzi-Lupi sta vedendo le sue prime applicazioni e difatti, in alcune città, è stata cancellata la residenza a chi occupa le case. Ma non solo. Agli occupanti vengono oggi negati beni fondamentali per un’esistenza dignitosa come l’acqua e l’energia elettrica.
Riusare stabili sfitti mettendoli a disposizione degli sfrattati e di tutte le persone che non possono accedere al mercato dell’abitazione, è ciò che abbiamo sempre fatto quando abbiamo occupato luoghi inutilizzati restituendoli alla gente e ai bisogni della città.
Requisire è possibile ,siamo d’accordo con la giunta napoletana ,che per la prima volta ha applicato l’’articolo 42 della Costituzione che dichiara la funzione sociale della proprietà, con le sue delibere per il riutilizzo dei beni privati e pubblici abbandonati, senza indennizzo.
Un principio applicato, a differenza nostra, da popoli civili come gli svedesi e i danesi. Gli sprechi, con la crisi dilagante, sono intollerabili: ci sono immobili abbandonati appartenenti a Privato e al Pubblico che se ne disinteressano, mentre alcuni cittadini sono costretti a vivere nei tuguri o per strada. 
BASTA!
ALZIAMO LA TESTA !
VOGLIAMO I NOSTRI DIRITTI!

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *