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Federazione Sindacale Mondiale sostiene la Carovana Europea dei migranti

L’Ufficio Regionale Europeo della Federazione Sindacale Mondiale esprime il suo sostegno e solidarietà alla Carovana Europea per l’uguaglianza, la dignità e la giustizia sociale, organizzata dalla Coalizione Internazionale dei migranti e dei Sans Papier. La Carovana Europea mobiliterà migranti, domandanti asilo, rifugiati e lavoratori  precari di differenti Paesi europei  e tra il 22-28 giugno 2014 sarà a Bruxelles, presso  la sede delle istituzioni europee.

Oggi i lavoratori di tutto il mondo stanno sopportando le gravi conseguenze di un’enorme crisi globale che è, di fatto, la crisi del sistema capitalista. Come risultato dell’aggravarsi della crisi del sistema capitalista, le disuguaglianze socio-economiche e lo sfruttamento stanno crescendo, cosi come stanno crescendo i livelli di povertà e di disoccupazione. Inoltre, milioni di persone sono costrette a emigrare.

In Europa, le autorità e i governi usano la crisi come un pretesto e promuovono gli interessi delle multinazionali e del grande capitale. Il loro obiettivo è di schiacciare i movimenti dei lavoratori e i diritti.

L’attacco ha lo scopo di imporre una regressione sociale che si manifesta chiaramente attraverso l’applicazione brutale di tagli ai salari, pensioni e benefici sociali, con la crescita della disoccupazione e del lavoro precario, con crescenti restrizioni delle persone nell’accesso alle cure mediche, all’istruzione, alla casa. Inoltre, si osserva la crescita della povertà e dell’esclusione sociale, cosi come l’emergenza del razzismo e della xenofobia.

Il bisogno per i lavoratori di migliorare la loro condizione contro la sregolatezza della globalizzazione e del neo-liberalismo è diventato più che mai imperativo.

Il movimento sindacale di classe e l’Ufficio Regionale Europeo della Federazione Sindacale Mondiale in Europa attraverso l’uso dell’organizzazione e l’unificazione delle forze degli lavoratori continuerà a portare avanti le battaglie sino alla fine e affermerà la formazione delle condizioni  in cui l’emigrazione non sarà un’opzione o un’alternativa per qualsiasi lavoratore, per una società giusta che abolirà lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

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