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Gli operai dell’Alcoa sono tornati sotto al Ministero dello Sviluppo Economico

Questa mattina una sessantina di operai di Alcoa si sono tornati a manifestare sotto al ministero dello Sviluppo Economico, in via Veneto a Roma, intonando cori di protesta indirizzati al Governo. Slogan pieni di sdegno sono stati lanciati dai lavoratori dello stabilimento di Portovesme, per l’immobilismo dell’esecutivo al quale chiedono un impegno preciso per la risoluzione della vertenza. A manifestare insieme ai lavoratori di Alcoa c’erano anche diversi sindaci del bacino del Sulcis (Carbonia, Villamassargia, Sant’Antioco, Buggerru, Domusnovas, Villamassargia, Gonnesa e San Giovanni Suergiu). “Matteo Renzi ha promesso di rilanciare il polo dell’alluminio in Sardegna. Dalle parole passi ai fatti”, invoca Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia.

La delegazione è tornata a Roma in vista del tavolo già convocato per il 24 giugno, per esaminare la situazione dell’impianto dell’Alcoa.

Nonostante un precedente accordo prevedesse di interromperla il prossimo 30 giugno, l’attività di manutenzione dello stabilimento Alcoa di Portovesme non verrà interrotta, mentre ci sarà l’erogazione alle Regioni dei fondi per il pagamento degli arretrati della cassa integrazione in deroga. Queste sono state le due indicazioni fornite dal vice ministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti alla delegazione giunta oggi a Roma dalla Sardegna.

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