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Sciopero ferrovieri: dalle 21 di sabato, per 24 ore

Dopo il voltafaccia del governo e del ministro Poletti, sciopero nazionale.

treni fermi per 24 ore, dalle 21 di sabato

Su pensioni, riordino normativo, sicurezza, licenziamenti e democrazia sindacale. 10 e 11 luglio, dalle 21,00 si ferma il traffico merci; 12 e 13 luglio, sempre dalle 21,00 quello viaggiatori

Guarda le norme tecniche VIAGGIATORIMERCI  Treni VIAGGIATORI garantiti: SCARICA PDF  (NON CI SONO treni merci da garantire) 
Roma, 7 luglio 2014 – Prosegue e si intensifica la vertenza dei ferrovieri su pensioni, riordino normativo, orario  di lavoro, sicurezza e licenziamenti in risposta al vero e proprio voltafaccia del ministro del lavoro Poletti, che ha ‘ordinato’ ai parlamentari della maggioranza di governo il ritiro della proposta di legge 224, già approvata all’unanimità, dopo un lungo lavoro di studio e mediazioni nella Commissione lavoro della Camera. Ricordiamo che la proposta di legge, se approvata, avrebbe corretto (assieme al problema dei cosiddetti esodati) le disumane norme sull’età pensionabile, a 67 anni anche per macchinisti, capitreno e manovratori, introdotte con la riforma Monti-Fornero, tutelando i lavoratori di tutte le inprese ferroviarie ed i giovani esclusi dall’ex fondo pensioni Fs.

Questo sciopero, proclamato in sostanziale sintonia dai sindacati di base CAT, USB e CUB, con orari diversamente articolati per il traffico merci e viaggiatori, è la risposta dei ferrovieri ad una decisione che ha riportato a zero le condizioni di tutti noi, lasciando le norme di accesso alla pensione – anche per macchinisti, capitreno e manovratori ai famigerati 67 anni. Solo chi non ha mai lavorato poteva proporre e votare una riforma pensionistica che ci obbliga sui treni fino quell’età.

Uno sciopero importante, in risposta al voltafaccia del ministro, che inizierà alle 21,00 di giovedì 10, fino alle 21,00 di venerdì 11 luglio  per i treni merci. Mentre dalle 21,00 di sabato 12 alla stessa ora di  domentica 13 luglio 2014 scioperano tutti gli addetti al trasporto viaggiatori nel rispetto dei treni cosiddetti ‘di garanzia‘ della mobilità.

Una scelta a che ha messo in luce come su questo tema sia necessario una importante mobilitazione – anche oltra agli scioperi che dovranno comunque avere la massima efficacia e partecipazione – al fine di far pesare le nostre giuste richieste. Nessuno di noi deve illudersi che l’eventuale modifica della legge sulle pensioni passi per ‘gentile concessione’ o confidando nel ‘buon senso’ del governo o semplicemente per il fatto di avere oggettivamente ragione sull’impossibilità di lavorare ai treni fino a 67 anni. Questa battaglia di civiltà passa attraverso una coesione dei ferrovieri che devono ritrovare la massima unità di intenti e di azione.

La marcia indietro decisa dal ministro è il frutto di una scelta di di politica economica del Partito democratico che ha ‘imposto’ ai propri parlamentari di contraddire anche le loro stesse scelte effettuate in Commissione. Abbiamo la netta sensazione che il potere per la risoluzione del problema ‘pensioni’ sia esclusivamente nelle mani del Pd, il quale per motivi di opportunità punta a dilatare nel tempo ogni provvedimento concreto, rimandandolo alla ‘Legge di Stabilità’.

Mentre noi ferrovieri veniamo ‘condannati’ a stare sui treni fino alla morte, dallo stesso governo si ventilano proposte per esodi anticipati, incentivati ed obbligatori per migliaia di lavoratori della scuola: un atteggiameto contraddittorio e scandaloso che rende poco credibili gli ostacoli economici rappresentati ai ferrovieri e agli ‘esodati’, denota una scarsa capacità di gestione dei problemi del paese e l’assenza totale del senso della misura e dell’equità.

Gli stessi parlamentari ci sono apparsi del tutto esautorati da qualsiasi capacità decisionale in merito. Su tutti i temi economici, pare che nessun di loro, neanche i più autorevoli rappresentanti dei partiti di maggioranza, abbia alcuna facoltà di incidere. Abbiamo toccato con mano quanto si dice sulla perdita di sovranità del nostro Parlamento. Il suo potere sembra sia stato trasferito nelle stanze del governo, o peggio, nelle sedi decisionali extraistituzionali degli organismi europei.

Scioperiamo insieme anche contro, questo orario di lavoro cosi pesante, contro i licenziamenti e le pesanti modifiche ai regolamenti destinate ad intaccare la sicurezza che sovraccaricano i macchinisti e demansionano il capotreno cancellando i controlli e la collaborazione reciproca nelle sempre più complesse procedure ordinarie e di emergenza.

L’attacco alla democrazia sindacale, attuato con l’accordo sulla rappresentanza, soffococherebbe ulteriormente le già scarse libertà nei luoghi di lavoro per tutelare la casta inamovibile e parassitaria dei ‘professionisti degli accordi a prescindere’, che vivono alle spalle di milioni di lavoratori, cassaintegrati e pensionati. Un primo stop a questa aberrante concezione della democrazia nei luoghi di lavoro è arrivata da alcuni pronunciamenti giudiziari che hanno ritenuto illegittima l’esclusione delle liste per l’elezione RSU da parte di organizzazioni che non hanno sottoscritto l’accordo capestro sulla rappresentanza, costruito a misura per realizzare il pieno monopolilo  dei sindacati confederali.

Per quanto il quadro politico sia complesso e carente di rappresentatività democratica, siamo convinti che la profonda ingiustizia compiuta sulle pensioni può essere sanata solo esercitando una forte pressone sul governo e sulle forze politiche: per questo le condizioni indispensabili sono l’unità, la solidarietà, l’organizzazione, la mobilitazione e la lotta che come ferrovieri saremo capaci di mettere in campo.

La sentenza di Cassazione n 12811 del 3 giugno 2009, riguardanti le azioni di ‘crumiraggio’, ha confermato il divieto di sostituire il personale scioperante con dirigenti e/o superiori gerarchici. E’ illegittimo che le imprese adottino, nei giorni immediatamente precedenti lo sciopero, iniziative formali e/o informali tendenti a conoscere preventivamente l’adesione o meno dei lavoratori allo sciopero e qualsiasi altra forma di “pressione” sul personale.

UN BREVE PROMEMORIA

PENSIONI – Come tutti i lavoratori anche i ferrovieri sono stati colpiti gravemente dalla scellerata e irresponsabile riforma Monti-Fornero che ha prodotto gravissime ingiustizie tra le quali anche il tragico fenomeno dei cosiddetti ‘esodati’. Per noi ferrovieri le modifiche hanno avuto un impatto ancora più pesante, sia per l’aumento repentino di circa 9 anni della soglia pensionistica ma anche perché, soprattutto per i macchinisti, i capitreno e i manovratori, tale innalzamento impatta direttamente ed inevitabilmente sulla possibilità fisiologica di proseguire il lavoro, tenuto conto dell’impegno psicofisico necessario per svolgere queste mansioni (per saperne di più). In aggiunta, per i macchinisti, è richiesto e verificato annualmente, il mantenimento di requisiti psicofisici ancora più severi. Vista, udito, riflessi, memoria, pressione arteriosa e condizioni generali di efficienza e mobilità, necessari a guidare i treni in sicurezza, oltre una certa d’età degradano naturalmente e in modo statisticamente certo anche in assenza di patologie specifiche.

INIDONEI A 60 ANNI: E POI ? – Si determinerà, pertanto l’inidoneità alla mansione di un sempre maggior numero di lavoratori addetti all’esercizio ferroviario, con pesanti ricadute sul piano umano, di persone anziane altamente professionalizzate e fortemente provate sul piano fisico che non potranno godere della meritata pensione, che sarà molto difficile ricollocare e per le quali si potrebbero aprire scenari incerti anche sul piano occupazionale. La richiesta di modifica della legge sulle pensioni riguarda tutti i ferrovieri impiegati in ogni impresa ferroviaria, compresi i giovani assunti dopo il 2000 nelle Fs, già esclusi dal vecchio Fondo pensioni.

RIORDINO NORMATIVO E ABOLIZIONE DEL CAPOTRENO – Parallelamente al processo di privatizzazione del trasporto ferroviario sta marciando l’alleggerimento dei regolamenti ferroviari varato dall’Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria, ANSF la quale ha adottato una sorta di delega molto allargata alle singole imprese ed al gestore dell’Infrastruttura (oggi RFI Spa) per la redazione di norme e regolamenti riguardanti l’esercizio della circolazione. Tra queste anche l’abolizione della figura del capotreno e il conseguente sovraccarico di compiti e responsabilità al macchinista (anche sui treni su cui è solo).

PRIVATIZZAZIONE DEI REGOLAMENTI – Le regole della circolazione, fino ad oggi esclusivo appannaggio del ministero dei trasporti, direttamente o tramite concessione a RFI, e poi dell’ANSF, vengono in gran parte lasciate alle singole società di trasporto sulla base di ‘principi’ emanati dalla medesima Agenzia che dovrebbe poi vigilare sulla loro rispondenza e corretta applicazione. Una sorta di privatizzazione dei regolamenti che ci spaventa e che avrà forti ripercussioni sulla nostra sicurezza e dei viaggiatori che trasportiamo.

SICUREZZA –  Nella recente relazione ANSF sulla sicurezza per il 2013 i dati non sono affatto confortanti: a fronte del poderoso sforzo economico per gli investimenti sull’alta velocità e del sacrificio sociale imposto ai milioni di cittadini (pendolari e viaggiatori del sud) esclusi da tale servizio perché fuori dalle dorsale da alta velocità, permangono forti criticità derivanti da lacune manutentive e da problematiche connesse all’organizzazione. Continuano infatti a verificarsi incidenti e ‘quasi incidenti’ che mettono in luce la necessità di una azione più incisiva da parte di tutti i soggetti coinvolti, a cominciare dalle imprese.

INFORTUNI E MORTI SUL LAVORO – Oltre alle frane che hanno messo a repentaglio la sicurezza di tutti, nel settore abbiamo subito altri infortuni mortali, da ultimo quello di Emanuele Succi, 42 anni, dipendente di una ditta appaltatrice, rimasto folgorato alla stazione Termini il 20 giugno scorso mentre lavorava ad un quadro elettrico dei cartelli indicatori e  Fabrizio Fabbri, di 35 anni, morto a Firenze il 12 gennaio scorso, investito dallo stesso treno che stava manovrando.

CROLLI, FRANE E SMOTTAMENTI – Lo stillicidio di frane e smottamenti degli ultimi mesi che hanno interessato decine di linee e creato disagi per milioni di viaggiatori e che solo per ragioni fortuite e casuali non sono finite in tragedia, sono la dimostrazione oggettiva che fuori dall’Alta velocità, le linee dedicate ai ‘treni dei poveri’ soffrono di un degrado che deve essere fermato. Col cedimento di binari, ponti, argini, scarpate, iniziano a venir meno anche i ‘fondamentali’ della sicurezza ferroviaria. Sollecitiamo tutte le Istituzioni preposte a rafforzare ed intensificare la frequenza e la qualità dell’attività ispettiva, in coerenza anche con quanto indicato di recente dal Parlamento europeo con la Risoluzione 14 gennaio 2014, dedicata proprio all’importanza dell’attività ‘ispettiva’ per la tutela del lavoro e della sicurezza in ogni ambito produttivo.

LICENZIAMENTI – Noi, come ferrovieri, siamo soggetti passivi delle gerarchie aziendali ma siamo anche cittadini e lavoratori, consapevoli e qualificati; con questa protesta lanciamo un accorato allarme e insistiamo per un miglioramento delle condizioni generali di sicurezza. Abbiamo il diritto-dovere di intervenire per denunciare situazioni di insicurezza e partecipare al dibattito sul tema. Per questo siamo a fianco di Riccardo Antonini, tecnico RFI di Viareggio ingiustamente licenziato per aver prestato la sua consulenza ai familiari delle vittime nel processo e per Sandro Giuliano, capotreno, liicenziato per per una controversa applicazione della normativa sulla gestione delle porte dei treni.

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE SCIOPERO TRENI VIAGGIATORI 

Sciopero Nazionale di 24 ore dalle ore 21.00 di sabato 12 luglio alle ore 21.00 di domenica 13 luglio 2014 di tutto il personale ad esclusione di quello addetto al trasporto merci

Poiché gli accordi applicativi della L 146/90 e 83/2000 esistono solo nell’ambito del gruppo FSI, le norme sui treni da garantire e i connessi comandi del personale riguardano esclusivamente il personale del gruppo FSI e nei limiti previsti. Le restanti norme, comprese quelle relative alla “ora di cuscinetto”, riguardano tutto il personale interessato allo sciopero.

Le presenti norme tecniche sono conformi ai criteri previsti dall’allegato sui servizi minimi essenziali Legge n.146/90 all’accordo nazionale del 23.11.99 come integrato dall’accordo del 18.04.2001.

I ferrovieri partecipano allo sciopero con le seguenti modalità:

1.1 Addetti alla circolazione treni dalle ore 21.00 alle ore 21.00 del 12-13 luglio 2014:

– Personale delle stazioni: circolazione e manovra;

– Personale dei treni (Macchinisti, Capitreno, Assistenti di Bordo, ecc.);

– Capi Deposito e Capi personale Viaggiante

– Turni rotativi in genere (collegati da nesso di strumentalità tecnica od organizzativa con la circolazione dei treni);

– Uffici Informazione e Call Center;

– Uffici Assistenza e Accoglienza;

Le norme per il personale addetto alla circolazione treni “comandato” sono specificate nel successivo punto 2.3.

1.2 – Impianti fissi intera prestazione lavorativa del 13 luglio 2014:

Tutto il personale la cui attività lavorativa non è collegata da nesso di strumentalità tecnica od organizzativa con la circolazione del treni

2. NORME GENERALI

2.1 Treni garantiti.

Sono garantiti da origine a destino i treni del gruppo FSI pubblicati nell’apposito quadro dell’orario ufficiale di Trenitalia S.p.A e rientranti nel periodo interessato dallo sciopero mentre nel trasporto Regionale / Locale, essendo lo sciopero dichiarato fuori dalle fasce di garanzia non vi sono treni da garantire;

2.2 Treni in corso di viaggio.

Oltre ai treni garantiti da origine a destino di Trenitalia S.p.A, di cui al precedente p.to 2.1, vanno garantiti tutti i treni che, con orario di partenza anteriore all’inizio dello sciopero, abbiano arrivo a destino entro un’ora dall’inizio dello sciopero stesso.

I treni che abbiano arrivo a destino successivamente ad un’ora dall’inizio dello sciopero e non rientrino nell’elenco di quelli garantiti di cui al p.to 2.1 saranno soppressi o potranno essere garantiti con limitazione di percorso alla prima stazione idoneamente attrezzata ai servizi sostitutivi e/o di conforto per i viaggiatori.

Più precisamente il personale comandato in servizio ai treni viaggiatori del giorno 12 luglio 2014 si atterrà alle seguenti norme:

• L’orario di partenza prescritto è anteriore alle ore 20.00 (comprese)

Il treno dovrà essere effettuato dal personale comandato osservando le seguenti indicazioni:

a. Se l’orario prescritto d’arrivo è previsto entro le 22.00 (comprese) sarà condotto a destinazione;

b. Se l’orario prescritto d’arrivo è previsto oltre le ore 22.00 (qualora non sia stato soppresso secondo le norme applicative della Legge 146/90) il P.d.C. e P.d.B. per evitare spiombature dei segnali manifesterà l’intenzione di aderire allo sciopero dalle ore 21.00 emettendo M.40;

• L’orario di partenza prescritto è posteriore alle 20.00

a. Se l’orario prescritto d’arrivo è previsto entro le 22.00 (comprese) dovrà essere effettuato dal personale comandato fino a completa destinazione;

b. Se l’orario prescritto di arrivo è previsto dopo le 22.00 il treno non ha i requisiti per essere effettuato e il personale non è tenuto a presentarsi.

2.3 Personale comandato e sostituzioni.

I comandi vengono disposti dalla Società e comunicati per iscritto agli interessati.

Il personale comandato all’effettuazione dei treni da garantire dovrà essere inserito in appositi elenchi nominativi opportunamente esposti con adeguato anticipo e con l’indicazione del turno assegnato.

I comandi per l’effettuazione dei treni garantiti (P.d.C. e P.d.B.) devono essere completi delle modalità per recarsi fuori sede e/o per rientrare alla propria sede.

La Società può, in tutto o in parte, rinunciare ai comandi e ha facoltà di disporre anche parzialmente i comandi al personale (limitatamente ad alcuni Impianti e/o linee) in conformità ai programmi di circolazione, nonché di sostituire il personale comandato.

Nella considerazione che il comando precede la cognizione dell’adesione o meno del personale allo sciopero, il personale comandato ha l’obbligo di far conoscere, ad inizio della prestazione e non prima, la sua adesione o meno all’agitazione.

Nel caso non esprima la volontà di aderire all’agitazione sarà considerato presente a tutti gli effetti. Ove manifesti, invece, tale volontà, ad esso non dovranno essere richieste prestazioni lavorative eccedenti quelle necessarie all’effettuazione dei servizi garantiti.

In ogni caso il personale comandato dovrà presentarsi in servizio e, qualora aderente allo sciopero, potrà essere sostituito, ove possibile, prioritariamente da altro personale non scioperante, solo ad eventuale sostituzione avvenuta sarà libero.

Il personale non espressamente comandato dalla Società non è tenuto a presentarsi in servizio, qualora, invece, si presenti, è considerato non aderente allo sciopero ed è tenuto a prestare l’intera completa prestazione lavorativa (prestazione giornaliera) nell’ambito dell’unità produttiva esempio la Direzione Compartimentale Movimento (o struttura equiparata) di appartenenza o, per turni rotativi, nell’ambito delle stessa giurisdizione territoriale/o operativa.

Non è consentito alle imprese di effettuare comandi per garantire servizi al di fuori di quelli previsti nel precedente punto 2.1.

2.4 Consegna chiavi

I dipendenti che hanno in consegna chiavi (materiale rotabile, merci, valori, locali, ecc.) prima di allontanarsi dal lavoro provvederanno alla consegna di quanto loro affidato alla persona che sarà preventivamente incaricata dall’impresa/società. Qualora la consegna delle chiavi/merci/valori non potesse avvenire il lavoratore che aderisce allo sciopero redigerà comunicazione come in uso presso l’impresa/azienda di appartenenza, declinando ogni responsabilità sulla loro custodia e osservando, per quanto possibile, le eventuali disposizioni fornite dal datore di lavoro.

2.5 Turni di reperibilità

Dalle ore 21.00 del 12 luglio 2014 alle ore 21.00 del 13 luglio 2014 tutti i turni di reperibilità dei settori della circolazione treni sono sospesi.

Per il personale della manutenzione i turni sono sospesi durante lo sciopero escluso il caso di chiamata per intervento atto al ripristino di irregolarità della circolazione treni provocato solo da guasto improvviso da cui possano derivare effetti sulla sicurezza della circolazione.

In ogni caso dalle ore 21.00 del 12 luglio 2014 alle ore 21.00 del 13 luglio 2014 detto personale si asterrà da attività di manutenzione, secondo quanto previsto al successivo punto 3.7.

Analogamente sono sospesi durante lo sciopero i turni del personale addetto ai carri soccorso, escluso il caso di chiamata per ripristino della circolazione treni che ne necessiti l’intervento.

3 – NORME PARTICOLARI

3.1 STAZIONI, DC, DCO, DU.

I Regolatori della Circolazione, prima di abbandonare il servizio, dovranno notificare la disabilitazione dell’impianto con le procedure previste (rientrando lo sciopero nella casistica della disabilitazione accidentale); dovranno predisporre l’itinerario per il corretto tracciato e disporre l’impianto in regime di disabilitazione o di impresenziamento.

I Regolatori della Circolazione addetti alle cabine dei grandi impianti ovvero dei posti centralizzati (DC, DCO, ecc.) prima di abbandonare il servizio, predisporranno gli itinerari di transito come previsto dalle norme dell’impianto, effettueranno la disabilitazione, dirameranno e riceveranno gli appositi fonogrammi nei modi regolamentari previsti.

I Regolatori della Circolazione e gli operatori delle Sale Operative di circolazione (R.F.I.), operanti sulle linee e negli impianti interessati all’effettuazione dei treni garantiti (punto 2.1 e 2.2 norme generali) sono tenuti a garantire esclusivamente la circolazione di detti treni.

3.2 PASSAGGI A LIVELLO

Gli addetti ai P.L., prima di lasciare il servizio, dopo il transito dell’ultimo treno, devono assolvere alla prescrizione di fare il fonogramma di “disabilitazione per sciopero” alle due stazioni limitrofe, ricevendone conferma da parte degli stessi con numero di protocollo.

Ricevuto “l’inteso”, all’ora fissata per l’inizio dello sciopero o, comunque, non oltre il transito dell’ultimo treno, abbandoneranno il posto di lavoro lasciando le sbarre aperte.

I passaggi a livello con semisbarre automatiche, secondo le disposizioni RFI, non dovranno essere bloccati in apertura.

3.3 P.d.M. e P.d.B.

Per i treni in corso di viaggio alle ore 21.00 del 12 luglio 2014 valgono le norme previste al precedente p.to 2.2, mentre per quelli garantiti si fa riferimento a quanto previsto al precedente punto 2.1 e alle relative modalità di comando di cui al punto 2.3.

Al termine dello sciopero, il P.d.C. e P.d.B., qualora il turno assegnato preveda la presenza in servizio dovrà presentarsi alle ore 21 del 13 luglio 2014 nel proprio impianto per completare la prestazione programmata (prestazione giornaliera) o, se impossibilitato a rientrare in residenza, nell’impianto in cui si i trovava all’inizio dello sciopero. La durata dello sciopero concorre al raggiungimento del limite massimo della prestazione giornaliera solo nel caso di abbandono treno.

In caso di servizio con riposo fuori residenza, nel caso in cui il servizio di andata rientri interamente nel periodo dello sciopero si presenterà nell’impianto di appartenenza all’ora di presentazione che segue il riposo fuori residenza. In tutti gli altri casi il personale si presenterà all’inizio della successiva prestazione programmata.

Il P.d.M. e P.d.B. è esonerato dall’effettuare i tempi medi ed accessori se cadenti nell’ora di cuscinetto prima e dopo l’inizio dello sciopero.

Il personale comandato in servizio di riserva, riserva presenziata, tradotta, manovra e traghettamento interromperà la propria prestazione lavorativa a partire dalle ore 21.00 del 12 luglio 2014.

3.4 Biglietterie.

Il personale addetto ai servizi di vendita si asterrà dal lavoro dalle ore 21.00 del 12 luglio 2014 alle ore 21.00 del 13 luglio 2014.

L’abbandono del servizio avrà luogo secondo le modalità normalmente seguite in occasione del cambio turno o chiusura dell’Impianto. Qualora, in impianti privi di uffici/sportelli di informazione, accoglienza e assistenza, detto personale venga comandato in tali attività si asterrà, comunque, dal servizio di vendita dichiarando la propria adesione allo sciopero.

3.5 Informazioni, Assistenza e Accoglienza.

Il personale addetto all’Informazione e all’Assistenza e Accoglienza della clientela si asterrà dal lavoro dalle ore 21.00 del 12 luglio 2014 alle ore 21.00 del 13 luglio 2014 eccezion fatta per quello comandato, secondo gli accordi territoriali.

3.6 Manutenzione.

Il personale della manutenzione infrastruttura e rotabili, inserito in turni rotativi che interessano l’intera settimana (7/7) sciopererà ai sensi del precedente punto 1.1 dalle ore 21.00 del 12 luglio 2014 alle ore 21.00 del 13 luglio 2014, ad eccezione del personale comandato che seguirà le norme previste nel precedente punto 2.3.

3.7 Presenziamento dei posti per l’alimentazione delle linee A.T. D.O.T.E.

La designazione degli agenti da impegnare per il presenziamento avviene secondo il turno di servizio. Il numero degli agenti da designare per ciascun turno di presenziamento è fissato dagli accordi territoriali (ove sottoscritti) o in due unità dovendo essere assicurati i soli interventi per motivi di sicurezza.

Dovendo garantire solo la sicurezza, come dal vigente accordo sui servizi minimi, il personale presenziante ha unicamente l’obbligo di togliere tensione in caso di pericolo segnalato sia dalle apparecchiature di allarme e protezione che dal personale ferroviario o da terzi.

Il presenziamento è effettuato unicamente per garantire la sicurezza delle persone e tutelare l’integrità degli impianti e, pertanto, la Società non porrà in essere iniziative, non concordate preventivamente, tese ad attuare interventi operativi durante il periodo dello sciopero.

3.8 Navi traghetto.

Saranno garantiti i servizi minimi previsti dall’accordo in materia del 23-11-1999 successivi e, a tale scopo, le strutture sindacali territoriali interessate concorderanno con la Società del gruppo FSI la/le navi di comandata e le relative attività.

Il restante personale a terra sciopererà secondo le norme generali che precedono.

 

.NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE SCIOPERO TRENI MERCI  (Torna all’articolo)

Sciopero Nazionale di 24 ore di tutto il personale addetto al trasporto merci dalle ore 21.00 di giovedì 10 luglio alle ore 21.00 di venerdì 11 luglio 2014.
Le presenti norme tecniche sono conformi ai criteri previsti dall’allegato sui servizi minimi essenziali Legge n.146/90 all’accordo nazionale del 23.11.99 come integrato dall’accordo del 18.04.2001.
Tutti i ferrovieri addetti al trasporto merci partecipano allo sciopero con le seguenti modalità:
1.1 Addetti alla circolazione treni dalle ore 21.00 del 10 luglio alle ore 21.00 del 11 luglio 2014:
– Personale delle stazioni o scali (manovra, tecnici polifunzionali);
– Personale dei treni (Macchinisti, Capitreno, TPT tecnici polifunzionali treno ecc.);
– Turni rotativi in genere (compresa la gestione del personale);

1.2 – Impianti fissi intera prestazione lavorativa del 11 luglio 2014:
Tutto il personale la cui attività lavorativa non è collegata da nesso di strumentalità tecnica od organizzativa con la circolazione del treni

 

2. NORME GENERALI
2.1 Treni garantiti.

Essendo lo sciopero dichiarato per il solo trasporto merci non vi sono treni da garantire;

2.2 Treni in corso di viaggio.
Il personale comandato in servizio ai treni merci PDM PDB e TPT del 10 luglio 2014 si atterrà alle seguenti norme:
• L’orario di arrivo dopo le ore 21.00. Il personale aderirà allo sciopero dalle ore 21.00;
• L’orario di partenza prescritto è posteriore alle ore 20.00 e l’orario di arrivo è posteriore alle ore 22.00. Il personale non è tenuto a presentarsi in servizio.
2.3 Personale comandato e sostituzioni.
Non è consentito alle imprese di effettuare comandi per garantire servizi di treni merci.

2.4 Consegna chiavi

I dipendenti che hanno in consegna chiavi (materiale rotabile, merci, valori, locali, ecc.) prima di allontanarsi dal lavoro provvederanno alla consegna di quanto loro affidato alla persona che sarà preventivamente incaricata dall’impresa/società. Qualora la consegna delle chiavi/merci/valori non potesse avvenire il lavoratore che aderisce allo sciopero redigerà comunicazione come in uso presso l’impresa /azienda di appartenenza, declinando ogni responsabilità sulla loro custodia e osservando, per quanto possibile, le eventuali disposizioni fornite dal datore di lavoro.

2.5 Turni di reperibilità

Dalle ore 21.00 del 10 luglio alle ore 21.00 del 11 luglio 2014 tutti i turni di reperibilità dei settori della circolazione treni sono sospesi.
Per il personale della manutenzione i turni sono sospesi durante lo sciopero escluso il caso di chiamata per intervento atto al ripristino di irregolarità della circolazione treni provocato solo da guasto improvviso da cui possano derivare effetti sulla sicurezza della circolazione.
In ogni caso dalle ore 21.00 del 10 luglio alle ore 21.00 del 11 luglio 2014 detto personale si asterrà da attività di manutenzione, secondo quanto previsto al successivo punto 3.7.
Analogamente sono sospesi durante lo sciopero i turni del personale addetto ai carri soccorso, escluso il caso di chiamata per ripristino della circolazione treni che ne necessiti l’intervento.

 

3 – NORME PARTICOLARI

3.1 PDM PDB e TPT.
Per i treni in corso di viaggio alle ore 21.00 del 10 luglio 2014 valgono le norme previste al precedente p.to 2.2.

Al termine dello sciopero, il PDM PDB e TPT, qualora il turno assegnato preveda la presenza in servizio dovrà presentarsi alle ore 21 del 11 luglio 2014 nel proprio impianto per completare la prestazione programmata (prestazione giornaliera) o, se impossibilitato a rientrare in residenza, nell’impianto in cui si i trovava all’inizio dello sciopero. La durata dello sciopero concorre al raggiungimento del limite massimo della prestazione giornaliera solo nel caso di abbandono treno.
In caso di servizio con riposo fuori residenza, nel caso in cui il servizio di andata rientri interamente nel periodo dello sciopero si presenterà nell’impianto di appartenenza all’ora di presentazione che segue il riposo fuori residenza. In tutti gli altri casi il personale si presenterà all’inizio della successiva prestazione programmata.
Il PDM PDB e TPT è esonerato dall’effettuare i tempi medi ed accessori se cadenti nell’ora di cuscinetto prima e dopo l’inizio dello sciopero.
Il personale comandato in servizio di riserva, riserva presenziata, tradotta, manovra e traghettamento interromperà la propria prestazione lavorativa a partire dalle ore 21.00 del 10 luglio 2014.

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