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La lotta dei facchini Ikea è la lotta di tutte e tutti!

SE TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI!

Sono passati più di due mesi da quando 24 lavoratori sono stati licenziati dalla cooperativa San Martino che li impiegava come facchini nello stabilimento IKEA di Piacenza. Licenziati perché colpevoli di aver lottato per condizioni lavorative dignitose organizzandosi con il sindacato SiCobas.
Contro di loro, oltre alla multinazionale svedese ed alle cooperative ambigue e criminali, si sono scagliati istituzioni e stampa locali, forze politiche parlamentari e sindacati conniventi.
Una situazione dura a cui si è risposto con scioperi e picchetti a Piacenza, mentre in altre città d’Italia si sono svolte numerose azioni di solidarietà.
Ancora non si è riusciti però ad ottenere neanche un tavolo di trattativa, tale è l’arroganza del colosso svedese e la compiacienza delle istituzioni.

Invitiamo allora ad aderire all’appello promosso dal Si Cobas, perché si eserciti la giusta pressione necessaria a far vincere una giusta lotta. 
Dobbiamo provare a:
-sostenere la cassa di resistenza;
-organizzare volantinaggi e presidi davanti i negozi Ikea delle nostre città, utilizzando volantinicome questo;
-screditare la falsa immagine di azienda benevola e democratica su cui punta l’Ikea utilizzandotutti i canali comunicativi possibili;
-partecipare in massa alla giornata di mobilitazione nazionale del 26 Luglio, andando alla manifestazione di Piacenza o costruendo importanti iniziative nelle proprie città

Invia la tua adesione all’indirizzo: smontaikea@gmail.com
Segnala ogni iniziativa e metti mi piace alla pagina Facebook: Kill Billy. Ikea deve reintergrare i 24 facchini

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