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Sgomberi e distacchi dei servizi. Il Piano Casa “brilla” a Bologna e Pisa

Ieri i 60 occupanti delle ex scuole Ferrari erano rimasti senza energia elettrica. Salgono così a circa 130 le persone che, all’interno delle due occupazioni abitative, quella di via Toscana e di via XXI Aprile vivono senza luce. A sollecitare le misure di punizione collettiva contro le famiglie senza casa era stato il solito Resto del Carlino.

La responsabilita’di questa situazione ricade però sulle spalle dell’amministrazione comunale che, pur verificando quotidianamente la drammaticita’ della situazione abitativa sul territorio bolognese, non e’ assolutamente in grado di attuare strategie efficaci che quanto meno contengano le dimensioni di questo dramma.

Non appaiono affatto soddisfacenti le dichiarazioni dell’assessore Frascaroli (che pure viene dal “sociale”) la quale giustifica il distacco delle utenze parlando di “esigenza amministrativa e non politica”. “Ancor meno ci soddisfa il fatto che, parlando del tavolo coi proprietari dei grandi stabili o delle trattative del sindaco Merola col sottosegretario Delrio a proposito del riuso abitativo della caserma Sani, il comune abbia sostanzialmente riconosciuto la validita’ delle proposte da sempre avanzate da Asia-Usb” dice Giorgio Simbola dell’Asia-Usb in una nota diffusa alla stampa.

“I nostri sportelli, come peraltro quelli istituzionali, non riescono piu’ a gestire le quotidiane richieste di intervento le quali, oltre che dal territorio comunale, arrivano sempre piu’ numerose anche dalla provincia. a questa, si aggiunge l’emergenza profughi con centinaia di nuovi arrivi in citta’ che, a breve, andranno a incrementare la richiesta di nuovi alloggi”.

A fronte di una emergenza sociale crescente. Le amministrazioni dovrebbero dimostrare un minimo di coraggio politico utilizzando quegli strumenti che e’ la legge stessa a mettere a loro disposizione, in primis la requisizione del costruito inutilizzato.

L’Asia Usb rilancia i punti della propria piattaforma “Chiediamo pertanto al comune di Bologna di:

a) dichiarare chiaramente l’intenzione di non applicare l’art.5 del Piano Casa Renzi-Lupi e quindi di permettere immediatamente il riallaccio delle utenze in via Toscana e in via XXI Aprile, volturando i contratti e intestandoli ad Asia-Usb

b) procedere immediatamente alla stesura di un progetto per la requisizione del costruito inutilizzato sulla base di quanto proposto in Senato dal sen. Casson (pd) che conduca al reperimento di alloggi da mettere a disposizione di quei nuclei morosi incolpevoli che non rientrano nei parametri del protocollo prefettizio e delle norme del piano casa

c) l’apertura di un tavolo con la Prefettura al fine di bloccare gli sfratti per morosita’ incolpevole

d) rispondere alla petizione popolare inoltrata da Asia-Usb al sindaco Merola nel febbraio del 2013 a proposito del riuso dell’ex- caserma Sani e di procedere quindi all’avvio di una fase di progettazione partecipata che, in tempi brevi, blocchi il percorso di alienazione dell’ ex caserma  mantenendola pubblica e finalizzandola ad uso abitativo

A Pisa invece questa mattina alle 7.30 camionette e volanti della polizia si sono presentate al numero di via della Faggiola 2 per eseguire l’ordinanza di sequestro di Palazzo Feroci, uno stabile dell’Università di Pisa da anni tenuto vuoto e occupato da un anno e mezzo per dare casa a decine di studenti in lotta contro il caro affitti in città. Nei giorni scorsi a Roma era stato sgomberato il Lucernario occupato, uno spazio sociale occupato dagli studenti all’interno dell’università La Sapienza. Due settimane prima era stato sgomberato l’ex Cinema Volturno occupato da anni vicino alla Stazione Termini.

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