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Roma, parte la protesta delle educatrici dei nidi

Il riassetto organizzativo di Roma Capitale, che da lunedì prossimo avrà effetti a cascata sui dipendenti capitolini, ed in particolare sul personale di nidi e scuole, sta scatenando la protesta di molte educatrici supplenti che già da questa mattina hanno deciso di non prestare servizio ai nidi.

Riferisce Cinzia Conti, del coordinamento precari USB nidi: “E’ il caso del Municipio VIII, ex XI, dove stamane una trentina di educatrici precarie, con il nostro sostegno sindacale, non hanno coperto le sostituzioni, rinunciando alla giornata di salario per dare un segno di opposizione al riassetto organizzativo, imposto da un assessorato che pensa di gestire i nidi come le caserme”.

“Il nuovo impianto organizzativo di nidi e scuole d’infanzia – spiega la rappresentante USB – avrà purtroppo conseguenze spiacevoli per le famiglie romane, che vedranno ridotto il numero di educatrici e maestre per i piccoli utenti. Come USB abbiamo pertanto intenzione di informare tutti i genitori del fatto che dal primo dicembre in poi vedranno i nidi trasformarsi da luoghi educativi a parcheggi, con ancor meno pochi posti disponibili”, conclude Conti.

“Ci avete verticalizzato? noi vi mettiamo in ginocchio!”, grideranno educatrici e maestre domani, 27 novembre, partecipando al presidio indetto dall’USB in difesa del contratto dei dipendenti capitolini e dei servizi ai cittadini, che si terrà in piazza Madonna di Loreto dalle ore 17.00.

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