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Canados. Cgil e Cisl firmano per il licenziamento di tutti i lavoratori

 

Un colpo basso, dopo mesi di trattativa e 75 giorni di presidio permanente. 

Ieri alla Regione Lazio è stato firmato l’accordo che prevede il licenziamento di tutti e 60 i lavoratori rimasti in carico alla Canados.
Un colpo basso sferrato ai lavoratori da parte di Cgil e Cisl, che dopo mesi di trattativa e un mancato accordo in sede Federlazio, hanno firmato un accordo addirittura peggiorativo delle condizioni proposte inizialmente dall’azienda.
L’ USB presente al tavolo ha ribadito la contrarietà ai licenziamenti per infondatezza delle motivazioni.
Si licenziano i lavoratori per cessazione di attività, nonostante Usb abbia più volte denunciato che il lavoro c’è e per tutti. Difatti la società, anche attraverso la Cantieri di Ostia Srl – di sua proprietà -continua a svolgere attività di rimessaggio e di manutenzione per le imbarcazioni in leasing, oltre a dover garantire la manutenzione in garanzia per due imbarcazioni rientrate in cantiere e nonostante uno yacht di 42 metri in costruzione, che da solo darebbe lavoro a tutti gli operai per almeno 24 mesi.
E Cgil e Cisl, proprio mentre venivano sventolate le bandiere nella giornata dello sciopero generale di Cgil e Uil, contro il jobs act, firmano a favore dei licenziamenti, permettendo alla Canados di speculare sulla pelle dei lavoratori.
L’USB, che per 75 giorni è rimasta al fianco di questi lavoratori, continuerà a mettere in campo ogni azione necessaria, per veder riconosciuto il sacrosanto diritto al lavoro dei lavoratori Canados.

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