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Usb. “La giunta Marino se ne deve andare!”

“Mentre in un primo tempo avevamo evidenziato una forte distanza tra la Giunta e la città, al punto di definirla ‘marziana’, negli ultimi tempi si è manifestato un accanimento ingiustificato contro i lavoratori, in particolare quelli più deboli”,  dichiara Guido Lutrario, dell’Esecutivo Confederale USB di Roma e del Lazio.

“La pre-intesa di contratto vede ormai la firma solo della Cgil e della Cisl – evidenzia Lutrario – ma la Giunta prosegue imperterrita nella sua opera di tagli al salario accessorio accanendosi in particolare verso i soggetti più deboli, come i disabili, in aperta contraddizione con quanto dichiarato dal Vice Sindaco a proposito dei diritti malati oncologici licenziati nella grande distribuzione”.

“Stesso comportamento con i donatori di sangue – prosegue il dirigente USB – se i rappresentanti delle varie religioni donano il sangue tutti assieme, come accaduto stamattina in piazza del Campidoglio, questo rappresenta un valore collettivo; mentre se a dire di donare il sangue è un vigile urbano, questi viene denunciato per associazione a delinquere, così come è accaduto a un paio di vigili che hanno donato il sangue il 31 dicembre scorso”.

“Infine, c’è la questione che riguarda la dirigenza dell’ente, trattata con tutti gli onori come accaduto per uno dei dirigenti indagati nell’inchiesta ‘mondo di mezzo’, subito ricollocato – ricorda Lutrario – mentre i comuni lavoratori vengono lasciati a vegetare per settimane senza vedersi attribuita alcuna assegnazione o alcuna collocazione lavorativa, facendogli perdere reddito e dignità, soprattutto se si tratta di persone più fragili”.

“Crediamo che questa Giunta abbia subìto una torsione e non risponda più alle esigenze della città  -attacca il sindacalista – e che Roma non possa essere governata da chi si schiera sistematicamente contro i lavoratori. Da parte nostra metteremo in campo tutte le iniziative per rendere possibile  la chiusura di questa esperienza, unendo le forze più vive della città a quelle dei lavoratori e delle lavoratrici di Roma Capitale e delle aziende collegate, che si ribellano a queste prevaricazioni”, conclude il rappresentante della USB Confederale.

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