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Roma, i lavoratori dell’Iss bloccano il lungotevere

I lavoratori dell’Istituto Superiore di Sanità stanno bloccando questa mattina a Roma il Lungotevere Ripa, all’altezza del Ministero della Salute, dove è in corso un presidio organizzato dall’USB in difesa dell’Ente, delle sue funzioni e dei lavoratori che vi operano, fra cui 600 precari. 
Il blocco è attuato per ottenere un incontro con la segreteria politica del Ministero, preliminare a quello già richiesto con il Ministro e Sottosegretario. 
L’USB ha proclamato lo stato di agitazione del personale e chiede garanzie sul futuro del principale ente pubblico di ricerca italiano, che svolge attività di controllo, di intervento sulle emergenze sanitarie  e fornisce pareri autorevoli a difesa della salute di tutta la cittadinanza.
“Stiamo registrando movimenti che vanno tutti verso un forte ridimensionamento dell’ISS, “fino ad un’ipotesi di cessione di locali all’AIFA, che rappresenterebbe la dimostrazione plastica della volontà di smantellare il principale ente di ricerca del nostro Paese” è la denuncia di Cristiano Fiorentini, dell’Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego.
“È chiaro l’intento di costruire un sistema agenziale a tutela degli interessi di Farmimpresa – continua Fiorentini – in linea con l’azione di un Governo che sta smantellando pezzo dopo pezzo il sistema degli enti Pubblici di Ricerca, come dimostrano i casi di ISFOL e ISPRA. il Ministro Lorenzin ha evidentemente scelto di investire sulla velocizzazione dell’approvazione dei farmaci e di smantellare invece chi fa attività di controllo, chi interviene sulle emergenze sanitarie, chi fornisce pareri autorevoli e a volte scomodi, come nel caso dell’ILVA di Taranto o della ‘terra dei fuochi’ ”.
“Dopo aver commissariato l’ISS con un pretesto contabile – ricorda il sindacalista USB – il Ministro Lorenzin non ha mai fatto chiarezza rispetto alla sua idea sul futuro dell’Istituto e i movimenti di questi giorni, tutt’altro che trasparenti, alimentano la preoccupazione del personale, in particolar modo di quello precario”.
“Un ridimensionamento dell’ISS creerebbe un grave danno al Paese – evidenzia Fiorentini – privandolo di un riferimento certo in tema di salute, portando a centinaia di licenziamenti di lavoratori precari, fra ricercatori, tecnici e personale di supporto, che lavorano mediamente da oltre dieci anni all’Istituto Superiore di Sanità, e creando le condizioni per un processo di mobilità del personale di ruolo”.
“La situazione dell’ISS conferma l’esigenza di una reazione forte in tutto il Paese in opposizione alle politiche di questo Governo in tema di lavoro e di settore pubblico – conclude Fiorentini – per questo i lavoratori della ricerca saranno anche in piazza a Milano il prossimo 28 febbraio alla manifestazione contro i ladri di diritti”.

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