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“Rispediamo al mittente il modello Expo”

“In tanti a Milano, nel cuore di quel modello Expo che dovrebbe fare da vetrina per l’Italia, a dire che quel modello, fatto di precarietà, lavoro gratuito e cementificazione del territorio, lo rispediamo dritto al mittente”, dichiara Fabrizio Tomaselli, dell’Esecutivo Nazionale USB, a seguito dal corteo nazionale dove hanno sfilato circa 10.000 manifestanti tra lavoratori, precari, inquilini, migranti. “Per prima cosa lo rimandiamo indietro  a Renzi, a cui diciamo che i lavoratori e le lavoratrici non ci stanno a farsi rottamare da lui e dal suo governo di finti innovatori, dove un Alfano qualunque si vanta di aver cancellato l’articolo 18 portandoci indietro di cent’anni”, prosegue Tomaselli. Ma il dirigente dell’Usb non sfugge un’altra parte del problema: “Poi lo rispediamo indietro al Matteo numero due, e a quella Lega che in piazza fa finta di fare l’opposizione ma che in Lombardia, a braccetto col PD,  ha anticipato il jobs act per la cogestione del business Expo”. “Non ultimo, lo rispediamo a Cgil-Cisl-Uil, che per Expo hanno sottoscritto l’incredibile accordo sindacale che autorizza sfruttamento e lavoro gratis ed hanno poi la faccia tosta di chiamare i lavoratori a scioperare soltanto a cose fatte”, conclude Tomaselli.

 

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