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Amianto: si può vincere! A Napoli sconfitti i tentativi di repressione

Archiviato il procedimento disciplinare a carico dei tre lavoratori dell’ITI “Volta” di Napoli, grazie alla cui denuncia si è messa la parola “fine” all’esposizione di migliaia di persone a materiali contenenti amianto nell’istituto.

I provvedimenti, promossi proprio dal primo garante e responsabile della sicurezza di una scuola, e cioè il Dirigente scolastico, altro non erano che disonesto tentativo, per giunta fallimentare, stando anche all’esito della vicenda, di irretire lavoratori “colpevoli” di essersi rivelati incapaci di assumere comportamenti omertosi.

Tanto più facilmente gestibile l’omertà da parte di quanti la verità preferiscono occultarla se scotta o complica lo stato, tranquillo all’apparenza, delle cose!

Ha vinto, dunque, il giusto e fermo opporsi dei lavoratori ad azioni il cui carattere intimidatorio la stessa USB non ha esitato a denunciare all’Ufficio Scolastico Regionale. Non dimentichiamo che nell’incontro tenutosi il 18 dicembre 2014, presso l’Ufficio Scolastico Regionale, tra il Direttore, Luisa Franzese, e la Responsabile nazionale dell’USB-Scuola, Barbara Battista, era emersa la tesi, sostenuta appunto dalla Dott.ssa Franzese, secondo cui l’amianto nelle scuole non sarebbe di pertinenza dei responsabili scolastici ma sarebbe un problema esclusivamente di Province e Comuni.

L’USB insiste a ribadire, come ha già fatto in quella sede, che fermo restando le gravissime responsabilità dei vari governi e degli enti locali, rimane ovvio, oltre che definito e regolato per legge (cfr. decreto legislativo n° 81 del 2008), che il responsabile primo ed ultimo della sicurezza di ogni singola scuola è il suo dirigente.

Intanto sembrano degni di nota anche i recenti risultati delle elezioni RSU al “Volta”: a fronte del candidato RSU per la lista USB, che è risultato il lavoratore più votato nell’istituto, il candidato meno votato, e cioè il RLS uscente, ex-rsu della UIL nonché plurindagato per aggressioni contro i lavoratori e per reati ambientali, è stato rieletto grazie ai voti di CGIL-CISL- UIL, che si confermano campioni del sindacalismo collaborazionista.

D’altro canto, l’archiviazione dei provvedimenti disciplinari, avvenuta a seguito della disamina dei soli difetti procedurali e senza entrare nel merito delle questioni legate alle motivazioni che ai provvedimenti stessi hanno dato l’avvio, di certo non soddisfa l’USB, che continuerà a denunciare la colpevole distrazione di autorità scolastiche, enti locali, organi di controllo delle AA.SS.LL. e finanche della magistratura rispetto alla centrale questione della Sicurezza nei luoghi di lavoro.

Ricordiamo che recentemente anche nella sede della Municipalità di Miano è stata accertata la presenza della stessa tipologia di amianto e si è disposto che il personale venisse immediatamente destinato ad altre sedi. La lotta non si ferma

IL 24 aprile 2015

Sciopero Generale della Scuola

con corteo a Roma dalle ore 10 e SIT-IN dalle 15 a Montecitorio

 

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