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“Expo, vetrina della precarietà del lavoro “

“La conclusione di Expo lascia le migliaia di persone che l’hanno fatta funzionare in mezzo a suna strada. Quando comincerà a diradarsi il fumo della propaganda e delle promesse, resteranno solo le illusioni che sono state propinate ai lavoratori. E soprattutto resterà lo scandalo del lavoro gratuito spacciato per volontariato. La pubblicità martellante degli ultimi giorni presenta persone felici di aver lavorato gratis, ma non è questa la realtà . Migliaia di persone han fatto funzionare la fiera ricevendo come compenso un tablet. Centinaia sono state invece retribuite con paghe inferiori ai minimi contrattuali e pari a circa 500 euro mensili lordi.

A Expo si è dato un altro colpo alla funzione del contratto nazionale di lavoro e sono state sperimentate forme  contrattuali incompatibili per una fiera, come l’apprendistato. Tutto questo  e lo si è fatto derogando alle stesse leggi con accordi sindacali con CgilCisUil. È evidente che si è voluto usare il modello Expo per destrutturare ancora il rapporto e i diritti del lavoro , costruendo una campagna ideologica che servirà ad estendere quel modello di sfruttamento anche là dove non ci saranno coperture e illusioni mediatiche . Per queste ragioni la lotta contro il modello Expo deve continuare .

Il Forum Diritti Lavoro, che ha fatto esposto contro il lavoro gratuito, ritiene necessario che nei prossimi mesi, quando si spegneranno i riflettori sulla fiera , si assicuri adeguata tutela a tutte le lavoratrici e i lavoratori che vorranno fa valere i loro diritti e si rilanci l’iniziativa contro la precarizzazione del lavoro, di cui Expo è stata vetrina. Il Forum darà il proprio sostegno a tutte e tutti coloro che, persone e organizzazioni, continueranno la contestazione del modello Expo”.

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