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Il centro di Roma si anima con i colori del conflitto

Anche le città-vetrina qualche volta prendono vita reale. E’ quanto accaduto oggi a Roma dove una gran parte del centro è stata oggetto di una entusiasmante giornata di lotta delle lavoratirici e dei lavoratori di diversi comparti. Dalle maestre degli asilo nido a rischio licenziamento alle lavoratrici del commercio a quelle occupate precariamente nelle pulizie delle scuole, oggi hanno scelto l’8 marzo per battere un colpo come si deve sul piano dei diritti.

Nonostante la pioggia battente sulla  Capitale, pernotteranno sulle impalcature in piazza Madonna di Loreto, a metà strada fra Campidoglio e Palazzo Chigi, le precarie dei nidi e della scuola d’infanzia che da questo pomeriggio hanno così inteso protestare contro i licenziamenti che dal giugno prossimo si abbatteranno su oltre 5.000 fra educatrici e maestre di Roma Capitale. La protesta, fortemente sostenuta dall’Unione Sindacale di Base, chiede in primo luogo un tavolo che coinvolga il Governo per la stabilizzazione del personale precario di nidi e scuole. A questo fine nel pomeriggio di oggi l’USB ha consegnato brevi manu la richiesta di incontro già inviata al Ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, in cui si sollecita il Governo a svolgere la sua parte nella risoluzione della vertenza, che riguarda non solo la capitale, ma numerose amministrazioni comunali in tutta Italia.

Qualche centinaia di metri più in là, questa mattina la via dello shopping di lusso – la centralissima Via Condotti  – si è trasformata per un giorno in via dei Diritti… perché l’ #8marzo è tutti i giorni!! #piantaladignità. Le donne che lavorano nel commercio si sono rimboccate le maniche e tolto il bavaglio: scendendo nelle vie più commerciali del centro di Roma e regalando semi di mimosa, per ricordare a tutti che la dignità sul lavoro va coltivata; per ridare a quella pianta, che fu l’unica a sopravvivere al terribile incendio dell’8 marzo più infausto del secolo scorso, il giusto significato. La strada per raggiungere questo obiettivo è lunga e non va dimenticata. L’Unione Sindacale di Base ha sostenuto l’iniziativa in via dei Condotti, davanti al negozio Gucci, e in via del Corso, davanti al negozio Zara.

Ma la giornata di lotta non è finita. Proprio in mezzo ai due punti delle iniziative di lotta, in via del Corso nei pressi di Palazzo Chigi, centinaia di lavoratori e lavoratrici ex Lsu occupati nelle pulizie delle scuole aderenti alla Usb, hanno bloccato la centralissima arteria dopo aver manifestato.

In pratica tutto il centro da Piazza Venezia fino Largo Goldoni, oggi è stato bloccato ed ha visto protagoniste le lavoratrici e i lavoratori in una giornata di lotta a tutto campo per i propri e gli altrui diritti. Un colore decisamente diverso ha caratterizzato un centro della Capitale che i diktat governativi e quelli del prefetto-commissario vorrebbero sempre più tinto di un grigio cupo.

Nella foto le maestre arrampicate sull’impalcatura a Piazza Madonna di Loreto

Sotto la piazza solidale con le maestre arrampicate

Qui sotto le lavoratrici del commercio occupano Via Condotti

Le lavoratrici e i lavoratori ex Lsu bloccano la strada in via del Corso

Le foto che seguono, da via Condotti, sono di Patrizia Cortellessa.

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