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Licenziamenti Sky, ultimo atto

Lunedì 31 luglio l’azienda che ci ha appena ricordato di essere sempre più ricca, giunta all’ultimo atto del teatrino ministeriale protetta dal silenzio totale di stampa e sindacati complici, pensa di liberarsi di 124 lavoratori.

Lo scorso 17 gennaio l’AD e i suoi avevano annunciato l’obiettivo di Sky: un piano che hanno portato a termine con arroganza in ogni dettaglio, avanzando a suon di ricatti, sul tappeto rosso steso da Confederali e Ugl. Organizzazioni sindacali che rinunciando alle loro prerogative non hanno mai tentato di porre il minimo ostacolo sulla strada dei desideri di Sky.

Oggi, in netto anticipo, l’obiettivo dell’azienda è raggiunto, assieme ai ricchi premi incassati da chi ha più contribuito, da ogni lato e qualsiasi casacca indossi.

Cgil, Cisl, Uil e Ugl ci diranno ancora, senza vergogna, di aver fatto il possibile per scongiurare questo epilogo annunciato e forse non firmeranno proprio un bel nulla, pensando così di tornare presentabili, dando tutta la colpa ad azienda e governo cattivi. Come se i lavoratori di Sky si fossero dimenticati le pantomime a cui sono stati costretti ad assistere in questi mesi. Una su tutte non ci stancheremo mai di ricordarla: l’articolo 28 Cgil, fatto scandalosamente ritirare dai suoi stessi vertici. Ma ora è il momento di dircelo: in cambio di cosa??

Nell’ultima assemblea, l’ennesima beffa è arrivata dalle Rsu più scadute e divise di sempre, ma mai così unite nella volontà di non infastidire il padrone: a chi tra i lavoratori chiedeva di aprire la discussione sulle possibili azioni di protesta da intraprendere almeno adesso, a fine procedura, hanno risposto glissando ad arte e facendo cadere immediatamente il discorso. Che è tutta ‘sta democrazia? Fossero matti! Se temono perfino le elezioni delle Rsu, perché mai sullo sciopero dovrebbero far decidere l’assemblea dei lavoratori, quando nessun ordine in tal senso era arrivato dai loro capi equilibristi, nemmeno a un passo dai licenziamenti?

Tutto tace, fino a venerdì pomeriggio, quando finalmente dalle “organizzazioni sindacali” arriva l’indizione dello scioperìcchio per lunedì – rigorosamente via chat – che ha il triste sapore di un ordine eseguito per salvare la faccia!

L’UNICA LOTTA CHE CONTA È QUELLA CHE RIVENDICA LA PIATTAFORMA IN 4 PUNTI GIÀ PRESENTATA AL MISE, SU CUI IL COMITATO DEI LAVORATORI SKY IN LOTTA, USB MASSMEDIA E AL-COBAS DI MILANO HANNO RACCOLTO AD OGGI 240 FIRME.

1. I licenziamenti devono ridursi a ZERO: tutte le professionalità Sky sono fungibili.  Neanche un dipendente deve perdere il lavoro per arricchire ancora di più un’azienda in forte utile

2. Modifica del piano di efficientamento di Sky con allargamento della base di lavoratori previsti per le due sedi di Roma, sia Montecitorio che Salario.

3. Le eventuali eccedenze di personale devono essere gestite con contratti di solidarietà spalmati su TUTTI i dipendenti Sky, giornalisti compresi.

4. Congelamento di tutti gli accordi individuali di trasferimento fino al termine delle procedure.

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