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Studenti in “scuola-lavoro” usati per la festa del Pd con Fedeli

Semplice semplice, la notizia così com’è stata pubblicata dal giornale locale Tuscia Web, su denuncia di un’associazione in difesa della scuola pubblica.

I commenti, se volete, fateli pure. Basta che siano almeno feroci…

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\“Studenti fatti lavorare gratis alla festa del Pd”. Lo denunciano i Partigiani della scuola pubblica, che sul proprio sito internet hanno raccontato una vicenda che sarebbe avvenuta durante “la festa (tenutasi il 9 settembre scorso) del Pd di Viterbo”, quando alcuni studenti dell’Ipseoa di Caprarola sarebbero stati “reclutati a costo zero per partecipare in qualità di camerieri all’iniziativa”.

Secondo i Partigiani della scuola pubblica, i “sei ragazzi” dell’alberghiero ‘Alessandro Farnese’ sarebbero stati “minorenni”. E il caso, o presunto tale, è finito anche sulle pagine online del Corriere della Sera.

Tutto sarebbe partito da un annuncio sul gruppo Facebook ‘Ipseoa A. Farnese Caprarola’, scritto il 5 settembre scorso dal professor Riccardo Minciotti: “Urgentissimo: mi servono 10 ragazzi disponibili e con la divisa completa di sala per una manifestazione importante a Viterbo con la presenza della ministra dell’Istruzione. Ci sarò anch’io, la sera del 9 settembre, ricordatevi che passano come crediti formativi e potrebbe esserci anche un rimborso spese!”.

Al messaggio del 5 settembre ne segue un altro, pubblicato il giorno prima della festa. “Domani sera – scrive sempre il professor Minciotti – cerco con estrema urgenza personale di sala, anche ragazzi di cucina che hanno la divisa di sala, è importante essere presenti. La dirigente chiede partecipazione”.

Secondo i Partigiani della scuola pubblica, i sei ragazzi che avrebbero accolto l’invito avrebbero lavorato gratis come camerieri per sei ore e mezza. “Dopo essere arrivati dal loro paese, i ragazzi rimangono a svolgere servizio, incoraggiati tra l’altro dalla presenza vigile della stessa dirigente. Gli studenti, reclutati a costo zero (il rimborso spese non si è visto) in cambio di una mancetta a base di crediti formativi, sotto gli occhi compiaciuti dell’ex ministro dell’Istruzione (Giuseppe Fioroni, ndr) e di quello in carica (Valeria Fedeli, ndr), nonché della loro dirigente scolastica, prestano servizio dalle 17 alle 23,30 circa”.

I Partigiani della scuola pubblica definiscono “subdolo il ricorso a minori sotto promessa di crediti formativi per partecipare in qualità di camerieri all’iniziativa della cui vera natura erano all’oscuro sia loro che le famiglie”. E poi chiedono: “Se la festa aveva tra i suoi temi anche ‘Formazione e lavoro: la sfida dell’occupazione’, perché allora il partito ‘del lavoro’ non si è rivolto a un regolare catering, con regolari lavoratori, con regolari retribuzioni?”.

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