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Basta parlare di vendita, Alitalia può volare da sola

Le ultime dichiarazioni del commissario Luigi Gubitosi confermano i dati incoraggianti e il percorso positivo intrapreso in Alitalia in modo tutt’altro che inatteso, per noi, dopo l’esito del referendum dell’aprile scorso.
Da settimane assistiamo a uno stillicidio quotidiano di indiscrezioni, informazioni e dichiarazioni che tengono bloccata l’attenzione su una vendita che appare ogni giorno sempre più lontana dalla realtà, viste che le offerte presentate sono palesemente insufficienti.
Lufthansa come qualsiasi altra major peraltro ridurrebbe la compagnia a un ruolo totalmente ancillare con la pretesa di ridurre il personale mentre il rapporto tra il personale e la flotta è in linea con le altre compagnie aeree. Le altre proposte note invece portano dritte allo spezzatino.
Dall’altra parte, i fatti dimostrano invece che Alitalia, come ci sgoliamo da anni a ripetere, ha i fondamentali, il potenziale umano e le capacità per riprendersi il posto che merita, una volta fermato il massacro industriale cui è stata sottoposta da almeno 15 anni.
Emerge il dato che, in queste condizioni, gli esuberi non sussistono più. Basti pensare che la tanto decantata Swiss con meno aerei ha più personale di Alitalia, la cassa integrazione è solo una fase transitoria, e si può finalmente pensare a un futuro anche per le migliaia di precari che da anni lavorano per Alitalia e aspettano la stabilizzazione.
E’ positivo che da molte parti, ci si renda sempre più conto che si può spingere per una diversa gestione della compagnia che non porti alla vendita.
L’intervento dello Stato in queste condizioni rimane fondamentale sia per la nazionalizzazione quale unica soluzione finanziaria per il rilancio di Alitalia sia attraverso la riforma di un settore che imponga regole uguali per tutti gli operatori.
USB chiede con fermezza al governo di smettere di giocare al toto-acquirente e fare davvero l’unica cosa di buon senso: non perdere più tempo e dare un mandato forte e chiaro per proseguire il consolidamento e il rilancio della Compagnia.

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