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No alla svendita del contratto nelle telecomunicazioni. Diamo protagonismo ai lavoratori

Nelle principali imprese di Telecomunicazioni profondi processi di deregolamentazione, attraverso piani di riorganizzazione permanente, hanno pesantemente ridotto, grazie alla sottoscrizione di accordi sindacali a perdere, salario e retribuzioni e peggiorato le condizioni normative attraverso la contrattazione aziendale.

Tim nell’autunno del 2016 ha unilateralmente disdettato il contratto di secondo livello, imponendo un regolamento interno che riduce, tra le altre cose, le retribuzioni e introduce il controllo individuale a distanza della prestazione lavorativa.

E’ delle ultime settimane inoltre la dichiarazione di nuovi esuberi da parte di Tim e la volonta’ di ricorrere alla solidarietà espansiva che potrà imporre nuovi sacrifici economici ai dipendenti e ricorrere a manodopera a basso costo, sfruttata e senza le tutele minime sindacali, come previsto dal Jobs Act. E da ultimo il piano di scorporo della Rete annunciato dall’AD e sostenuto da Calenda, ministro di uno dei Governi più succubi agli interessi delle multinazionali.

In Vodafone, azienda più solida finanziariamente, l’attenzione si è maggiormente concentrata sullo spingere un numero significativo di lavoratori all’esodo volontario, a seguito di trasferimenti coatti e cambi di sede e sul tema del controllo a distanza, ad oggi respinto grazie al protagonismo e all’iniziativa dei suoi dipendenti.

Il Ccnl di settore è scaduto nel 2015 ed è stato congelato con un accordo ponte sottoscritto da Asstel e Cgil Cisl Uil Ugl. Quattro spiccioli di aumento, Una Tantum per coprire la vacanza contrattuale sostituita dal Welfare aziendale e l’impegno a ridiscutere il CCNL a partire dall’aprile 2018 e a recepire le novità intervenute sul piano normativo con l’entrata in vigore del Jobs Act.

Di conseguenza risulta decisiva la costruzione di relazioni avanzate tra i soggetti in lotta, a partire dai territori, nell’ottica di rendere efficace l’azione di contrasto contro il rischio concreto della svendita definitiva e irreversibile del CCNL Telecomunicazioni.

Quali prospettive per il Sindacalismo Conflittuale?

Quale futuro per le lavoratrici e i lavoratori?

Discutiamone insieme

 

Assemblea Pubblica-dibattito

Mercoledì 21 febbraio ore 18,30

sede Usb Bologna via Aurelio Saffi 69

Usb lavoro privato Emilia-Romagna ne discute con:

 

Luigi Mezzedimi Segretario Snater Bologna

Massimiliano Grana Cobas Lavoro Privato Bologna

Luca Barbuto Rsu Vodafone Bologna- Area Opposizione Cgil

Francesco Perelli Rsu Ti Sparkle Roma

Riccardo Faranda Avvocato del Lavoro

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